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«Per l’inizio del torneo la Mobyt sarà pronta»

«Per l’inizio del torneo la Mobyt sarà pronta»

 Furlani fa il punto a pochi giorni dal via contro Scafati Giocare la prima davanti al pubblico amico caricherà di responsabilità la squadra

30 settembre 2014
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FERRARA. Con il fondamentale ed imminente obiettivo di arrivare a staccare mille abbonamenti, la Mobyt ha chiuso con il successo al Memorial Mazzoni di Cento il proprio precampionato. A cominciare da domenica prossima sarà campionato ed al Pala Hilton Pharma salirà la formazione campana della Givova Scafati degli ex Andrea Ghiacci ed Antonello Ruggiero.

«Per una ventina di minuti siamo stati in balia della velocità e dell’intraprendenza di Cento – le parole del coach biancazzurro Adriano Furlani -, come del resto delle loro capacità balistiche. Dal canto nostro abbiamo affrettato ogni situazione, esponendoci al loro contropiede e limitandoci alle giocate interne di Amici e Benfatto. Al rientro dagli spogliatoi l’approccio è stato migliore, abbiamo faticato a giocare e trovare punti con gli esterni. Huff, che non ha offeso il pubblico centese e deriso gli avversari, ha voluto giocare da protagonista all’inizio e non ha fatto canestro, mentre Hasbrouck ha preso buone scelte di tiro ma non ha segnato: forse si è pure lussato un dito di una mano (oggi ne sapremo di più; ndr). Quando abbiamo fatto un primo break, ci siamo disuniti e ripresi: gara utilissima, giocata in clima campionato, la tensione era quella giusta. Quando vinci in rimonta, su un campo e contro una compagine così, a me va bene. Non abbiamo giocato una buona gara offensiva, ma nel secondo tempo l’abbiamo girata a livello difensivo».

Furlani è già proiettato e concentrato a domenica quando si comincerà a fare sul serio. «Adesso possiamo perdere e vincere contro chiunque. Ancora non abbiamo equilibrio, come del resto ci manca la capacità di riuscire a sfruttare le diverse situazioni. Se Hasbrouck pare essere qui da una vita, Huff è ancora in una fase di apprendistato, vivendo molto di situazioni individuali. Contro Cento, Bottioni ha disputato un ottimo secondo parziale, giocatore in più che ci potrà dare una mano».

«Ancora dobbiamo trovare le nostre coordinate – ha continuato il nocchiero biancazzurro -; il fatto di vincere gare come queste significa che stiamo acquisendo una nostra moralità, abbiamo voglia di provare a vincere. Gli italiani capiscono e conoscono il campionato, agli americani dovremo farlo capire. Giocare la prima davanti al nostro pubblico ci deve caricare di responsabilità, ma non sovraccaricare di tensione che farebbe il gioco contrario».

Sulle certezze che oggi come oggi ha, Furlani risponde: «Hasbrouck ha saputo integrarsi alla perfezione al gruppo degli italiani ormai storici. Anche alla fine ha giocato i palloni decisivi ed ha fatto ciò che da lui ci si aspetta. Dobbiamo avere la pazienza e la capacità di andare a pescare le situazioni che ci fanno comodo».

«Noi – ha chiuso Furlani – siamo una formazione che deve correre. Contro la Tramec non devi farlo anche perché, essendo di taglia inferiore alla nostra, fai il loro gioco. Non abbiamo ancora assimilato la capacità di riuscire a capire qual è il giusto significato per avvicinarci a certe gare. Piano piano sono certo che lo troveremo, abbiamo sistemato i problemi a rimbalzo, come del resto sulla transizione almeno contro Cento durante il secondo tempo. Abbiamo corretto qualcosa, altri aspetti cercheremo di correggerli di qui all’inizio del campionato».

Lorenzo Montanari