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Mastini da casa, ma fuori? Due dollari su Kenny

Mastini da casa, ma fuori? Due dollari su Kenny

Sarà il feeling tra tifosi e giocatori, sarà lo slogan pubblicitario fatto striscione che campeggia in curva (“protect this house”), oppure ancora un parquet confortevole come i tappeti di casa...

21 ottobre 2014
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Sarà il feeling tra tifosi e giocatori, sarà lo slogan pubblicitario fatto striscione che campeggia in curva (“protect this house”), oppure ancora un parquet confortevole come i tappeti di casa propria. Fatto sta che la Mobyt tra le mura del suo palasport, e non importa quale cangiante nome sia quello d’attualità, riaffila le lame, ritrova certezze, rielabora speranze. Inizio stagione da percorso netto: 3 su 3.

Domenica Piacenza è rimasta attaccata per buona parte della contesa e i calcetti assestati dagli uomini di Furlani non riuscivano ad aprire un varco consono tra le due squadre. Come spesso succede, la differenza la si fa in difesa, fin qui il territorio maggiormente scivoloso per i biancazzurri; e va detto che la perdita di Spizzichini, il migliore nella sua metà campo lo scorso anno, non poteva non notarsi. Abbaiando un po’ di più nei confronti degli avversari, sfoderando la maschera da mastini, si propizia il break e il +17 a terzo quarto inoltrato. Dalla tribuna non manca chi fa segno “partita finita”. Errore grossolano, perché va sempre calcolata la volubilità ontologica del basket e mai sottovalutato il molto meno filosofico (ma tanto più psicologico, diremmo) “fattore Amici”. Se poi all’alona dai capelli alieni sanguina la fronte, gli arbitri non fermano il gioco, gli altri segnano pure, beh, la “sclerata” è automatica. Con tanto di calcione alla sedia (il masseur Piacentini lì vicino s’è spaventato a morte) che chiama l’espulsione, peraltro eccessiva, e la rimonta ospite.

Per fortuna il Kenny Hasbrouck Show incanta e un paio di dollari sull’mvp finale di Silver li puntiamo già sul suo nome. Ecco quindi Castelli e Huff: finalmente alla porta di casa hanno fatto “toc toc”, benvenuti. Rimane da scoprire l’altra metà del cielo di Ferrara, quella da trasferta. Sabato contro Omegna non sarà certo la partita della verità (i titoli tonitruanti a fine ottobre suonerebbero ridicoli), comunque al suono della sirena del quarantesimo ne cominceremo a sapere di più, di questa Mobyt da viaggio versione 2014-15.

Fabio Terminali