La Nuova Ferrara

Sport

LA SQUADRA DELLA SETTIMANA

San Martino mina vagante L’allenatore Sangiorgi ci crede

San Martino mina vagante L’allenatore Sangiorgi ci crede

SAN MARTINO. Anzitutto non è il solito San Martino che partecipa alla Terza tanto per fare attività. Non è la stessa squadra che vuole fare un’annata da comparsa senza velleità od ambizioni, anzi a...

21 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SAN MARTINO. Anzitutto non è il solito San Martino che partecipa alla Terza tanto per fare attività. Non è la stessa squadra che vuole fare un’annata da comparsa senza velleità od ambizioni, anzi a vederli bene i biancorossi possono anche essere la mina vagante di questa stagione. «Sono d’accordo, non è il solito San Martino – dice mister Michele Sangiorgi, confermato dall’anno scorso -; dobbiamo solo migliorare alcune cose, prima delle quali la “testa” che adesso è frenata dalle tante sconfitte della scorsa stagione. Anche un anno fa, però, le prestazioni ci sono state, era solo questione di cambiare mentalità. Domenica siamo riusciti a vincere e abbiamo già sfatato un bel tabù».

Mica da ridere il blocco psicologico che a volte attanaglia gli sportivi impedendogli di raggiungere lo scopo prefissato. Anzi, è spesso l’ostacolo maggiore per la migliore performance. Adesso i biancorossi guardano avanti con rinnovato entusiasmo, lo dice anche la campagna acquisti estiva. «Da Galliera sono arrivati alcuni ottimi giocatori quali Nannini, Carletti, Gebbia e Scarpulla. Elementi senza alcun dubbio di categoria e che ci aiuteranno a fare il salto di qualità. In mezzo al campo la loro presenza si fa già ampiamente sentire».

Non solo loro; nella rosa del San Martino figurano anche giocatori nostrani. «Cagnati arriva da Fossanova, aveva smesso e ricominciato con noi quest’anno. Poi c’è Pusinanti che ha fatto Spal e Giacomense nelle giovanili; era fermo per infortunio ma presto sarà pronto a rientrare».

Aria nuova anche a livello strutturale, visto che sia la società che il centro sportivo stanno per essere ammodernati: «Sono entrate nuove persone in società. Abbiamo riverniciato i vecchi locali, rifatto il bar nuovo, gli spogliatoi e presto avremo anche nuove tribune. Tutto merito di questo comunità e dell’entusiasmo dei dirigenti storici che hanno portato avanti l’attività sino ad oggi. Il nostro obiettivo è arrivare al Tavolini, ma a mio avviso ci possiamo togliere tante belle soddisfazioni». (c.m.)