La Nuova Ferrara

Sport

basket a1/F

Vigarano, la cura dettata dai numeri

Vigarano, la cura dettata dai numeri

Attacco ok, difesa no: ecco cosa serve per uscire dall’impasse

21 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





VIGARANO MAINARDA. Dopo tre giornate di campionato la Pallacanestro Vigarano continua a restare a zero punti in classifica. Il cammino nella massima serie si presenta quindi in salita, in modo più accentuato rispetto alle aspettative della vigilia. Più delle sconfitte, preoccupa il modo in cui sono state subite. Contro la super-corazzata Schio il pronostico era scontato e una neopromossa non poteva certo impensierire un roster costruito per partecipare anche all’Eurolega. In casa con Battipaglia, e domenica scorsa con Parma, le biancorosse vigaranesi sono invece rimaste a secco di punti, pur dando l’impressione di poter giocare alla pari e anche vincere.

Rendimento discontinuo durante le partite, affiorano sempre amnesie che permettono alle avversarie di allungare, e scarsa consistenza difensiva sono le pecche che capitan Zara e compagne sembra non riescano a eliminare. Dopo tre turni di campionato, con una media di 89,3 punti subiti, Vigarano e sconsolatamente il fanalino di coda, con la difesa più perforata della serie A1. Nella fase d’attacco le cose vanno meglio, perché, con 71,7 punti segnati di media, le fromboliere vigaranesi sono al 5º posto, dietro, nell’ordine, a Schio, Ragusa, Battipaglia e San Martino di Lupari. La facilità con cui si trova il canestro avversario è doppiamente sorprendente, perché arriva malgrado le percentuali di tiro delle biancorosse siano spesso imbarazzanti.

Guardando questi numeri gli ottimisti pensano che, se la difesa elimina qualche distrazione e le percentuali di tiro diventano anche solo accettabili, Vigarano potrebbe diventare la rivelazione del torneo. I pessimisti ritengono invece che questo trand sia la classica situazione in cui, a fine partita, tutti ti fanno i complimenti ma i punti li portano a casa gli avversari. Vero è che delle tre batoste subite, due sono fuori casa, tra cui Schio, ed è la sconfitta casalinga, subendo ben 98 punti, patita da Battipaglia, il nocciolo della crisi.

Domani la squadra volerà a Ragusa per affrontare una delle favorite per lo scudetto e sarà difficile riuscire a evitare la quarta sconfitta. Inevitabile che, a questo punto, nella squadra arrivi lo sconforto. Coach Raffaele Ravagni e il suo staff dovranno curare anche l’aspetto psicologico.

Giuliano Barbieri