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Il figlio d’arte Atzori esalta la baby Spal: vittoria e qualificazione in Coppa

di Paolo Negri

Battuto con merito il Venezia, i biancazzurri accedono agli ottavi di finale Titolari a riposo, collaudo ok per il rientrante Lazzari e l’ottimo Di Quinzio

23 ottobre 2014
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FERRARA. Menegatti; Ferretti, Aldrovandi, Capece, Giani, Legittimo; Gentile, Togni, Landi; Finotto; Fioretti.

Potrebbe essere la formazione della Spal dopodomani a Grosseto, per lo scontro diretto di campionato. La formazione iniziale, o qualcosa di molto, molto, simile. Degli undici citati, ieri sera in Coppa Italia contro il Venezia ne era convocato solo uno: Finotto. Ciò la dice lunga sulla rilevanza data da mister Brevi al match notturno con i veneti, considerando che dalla lista mancavano pure altri potenziali titolari per Grosseto (se recupereranno: si lavora per questo) quali Giani e De Cenco. In più non c’erano l’infortunato Gasparetto e l’acciaccato Filippini (che in Toscana mancherà per squalifica, al pari di Germinale). La Coppa, caduta nel momento meno opportuno, è dunque stata solo una parentesi che Brevi ha gestito con oculatezza vincente. Del gruppo di prima squadra, in campo il secondo portiere Albertoni, Lazzari (di rientro dal lungo infortunio, e schierato terzino destro), Rosina, Di Quinzio, la quarta punta Veratti ed il citato Germinale. Finotto e Silvestri in panchina. Per il resto, spazio a ragazzi della Berretti. Discorso analogo in casa Venezia, con ampio utilizzo di riserve e giovani, guidati da Legati in difesa e dall'ex Franchini come trequartista. In tribuna il neo-allenatore Michele Serena, al fianco del d.s. Ivone De Franceschi appena rientrato da Mosca dove ha avuto dal patron Korablyn l'avvallo all'ingaggio del tecnico (in panchina è andato Maurizio Rossi, trainer della Berretti).

La partita ha stentato a decollare, ma non poteva essere diversamente. La prima cosa apprezzabile si è vista al 32' quando Lazzari (bello pimpante, diremmo che ha recuperato bene) si è involato sulla destra ed ha crossato radente in area dove all'altezza del primo palo Veratti si è prodotto in una girata di destro di bella fattura, con Fortunato a sfoderare una gran parata in angolo. Il Venezia ha replicato al 36' con staffilata di Zaccagni su cui Albertoni si è disteso alla grande. Dal corner, palla ancora a Zaccagni e tiro- cross con palla in rete: gol annullato per fuorigioco di Siega. Ben più fondate le lamentele della Spal al 42' quando il delizioso Di Quinzio (il migliore) si è bevuto Chin all'ingresso in area, sul lato sinistro, venendone steso: rigore nettissimo, che l'arbitro ha tramutato in assurda ammonizione per simulazione ai danni dello spallino. E un minuto dopo Veratti, a tu per tu con Fortunato, ha tirato sul portiere che ha messo in angolo. Decisamente meglio la Spal.

In avvio di ripresa gran gol di Di Quinzio annullato per fuorigioco di Veratti, poi lo stesso Di Quinzio manca una rete che pareva scontata. All'8' punizione di Di Quinzio e prepotente incornata di Atzori col portiere a salvarsi in due tempi. Buona Spal. Prove generali del meritatissimo gol, al 10' confezionato dalla premiata ditta Di Quinzio-Atzori, col baby a scaraventare dentro di testa per la gioia del papà (ex mister della Sampdoria) in tribuna. Vantaggio sacrosanto, quasi raddoppiato da Germinale al 15'. Al 24' ancora Fortunato a dire no a Finotto superbamente lanciato da Germinale. Dal 34' Venezia in dieci per l'espulsione di Siega (fallaccio). Al 92' Scarpi sfiora un gran gol. Spal vincente e qualificata. Giustissimo.

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