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«Sì, a Verbania voglio una Mobyt diversa. Ma niente etichette»

Lorenzo Montanari
«Sì, a Verbania voglio una Mobyt diversa. Ma niente etichette»

Coach Furlani e le difficoltà in trasferta: Omegna è una delle migliori sotto il profilo atletico

24 ottobre 2014
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A Verbania coach Adriano Furlani si aspetta una Mobyt del tutto differente da quella vista a Treviglio. Due vittorie interne hanno dato sostanza alla classifica estense. Ora un viaggio assai ostico. «Omegna è una società che ha tradizione: ha allestito sempre squadre competitive - raccontava ieri il coach biancazzurro -; compagine, società e pubblico vivono sempre molto intensamente questa avventura. Quest’anno hanno allestito una rosa formata da un mix di giovani ed esperti, coach Magro è molto qualificato: i risultati dimostrano che non vogliono aspettare molto per conquistare traguardi importanti. Andremo ad affrontare una tra le formazioni migliori sotto il profilo fisico-atletico; Omegna sa esprimere un basket intenso e fisico, mentre noi sappiamo quanto soffriamo sotto questo aspetto».

È un banco di prova importante per capire che volto ha la Mobyt?

«Non ci stiamo a pensare che alla quinta di campionato già si possono attribuire alle squadre delle etichette. È anche vero che però non ci stiamo a dare di noi l’immagine di Treviglio. Se vogliamo ritagliarci un campionato di poche sofferenze dobbiamo avere una faccia più cattiva quando giochiamo lontano da Ferrara. La Paffoni non ti permette di avere dei vantaggi. Anzi...».

«Dobbiamo fare i conti nella giusta maniera se vogliamo dimostrare a chi ci sta vicino ed a noi stessi che la gara a Treviglio è risultato un episodio».

Americani a parte, attenzione massima al playmaker Tavernelli.

«Il rumore che ci fu in estate quando lasciò Legnano è giustificato dal rendimento che sta offrendo ad Omegna. Giocatore che due anni fa a Latina aveva dato di sé un’immagine davvero molto positiva: è esplosivo, è il secondo miglior rimbalzista della squadra nonostante giochi da playmaker. Stiamo parlando di un giocatore intenso, un ottimo giocatore».

Contro il miglior attacco del campionato ci vorrà da parte vostra una difesa super.

«Più che dire le cose, bisogna che le facciamo. Dobbiamo dare continuità alle cose che facciamo in certi momenti delle gare, aspetti che vanno poi a sfumarsi alle prime difficoltà. Da lì abbiamo sempre dei break negativi e per rimetterci in carreggiata poi dobbiamo recuperare sempre qualche cosa. Se saremo continui, è meglio. Se rincorri sempre, diventa difficile poi superare gli avversari. Se vogliamo vincere in certi campi, bisogna che diamo continuità alle cose positive che facciamo. Non possiamo andare a sprazzi».

Amici sarà in campo, dopo aver commutato in multa la squalifica.

«È un giocatore importante, ancora di più adesso che non stiamo trovando un rendimento di qualità da parte di Huff. La mia speranza è che i cinque punti che ha all’arcata sopracciliare sinistra non lo limitino, sono convinto però che un po’ incideranno. Domani sera capiremo nel dettaglio che apporto Amici sarà in grado di darci».

 

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