La Nuova Ferrara

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IL PUNTO

Più forti di legni e gol fantasma

di Paolo Negri
Più forti di legni e gol fantasma

Miglior prestazione stagionale per personalità e voglia di vincere

26 ottobre 2014
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FERRARA. “Da fuori”, la sensazione è netta: miglior Spal della stagione. Non per la vittoria in sè, che pure ha un aspetto ovviamente rilevante, ma per carattere, personalità, voglia di imporsi, momenti di fraseggio sicuramente apprezzabili, gol segnati, occasioni create. E per la capacità di essere più forte di tutto e di tutti.

Il Grosseto lamenta le posizioni irregolari, o presunte tali, di Fioretti e Finotto in occasione del primo e del terzo gol spallino, oltre all’annullamento della rete di Torromino che nel finale aveva fatto 3-3. Dubbi, non certezze. Mentre palesi sono risultati altri episodi: sul colpo di testa di Silvestri ed il palo, nel primo tempo, il pallone aveva superato la linea; non lo dice il replay ma la logica: il portiere grossetano Mangiapelo è sulla linea, e quel pallone lo caccia fuori distendendosi all’indietro. Ancora: il fallo di Burzigotti su Finotto era entro l’area e non fuori, quindi ci stava il rigore e non la punizione (magistrale esecuzione di Togni e grande parata di Mangiapelo). E, nella ripresa, ancora un legno (su zuccata di Gentile) a dire no alla Spal.

Ecco, pur con queste circostanze a sfavore, e dopo essersi trovata sotto in due occasioni, la squadra di Brevi ha avuto la capacità di reagire, di imporsi. Mai passiva, mai rattrappita - a differenza di altre circostanze -, la Spal ha voluto fortemente il risultato pieno al cospetto di un avversario che ha sì confermato le proprie difficoltà interne (se non ha mai vinto in casa una ragione ci sarà) ma che era sorretto dall’entusiasmo per il successo nel derby di Pisa e per l’ingresso in zona play off. Insomma, non un Pincopalla qualsiasi, anche alla luce del curriculum di alcuni suoi elementi.

Quando ad inizio ripresa il Grosseto ha trovato il 2-1, abbiamo pensato che la “sindrome da secondo tempo” avesse colpito ancora. Invece la Spal ci ha smentiti nel modo migliore e più convincente, esprimendo forza di reazione, compattezza, capacità di giocare. Cosa ha avuto più di altre volte? Ha concretizzato, ha - come dicevamo - mostrato personalità, si è giovata della verticalità garantita da un elemento come Finotto (i cui gol hanno già fruttato 6 punti: 3 con l’Ascoli e 3 ieri) che consente al gioco di avere più profondità. La Spal ha sfruttato anche un gruppo che a fronte di tante assenze ha risposto idealmente. Bei segnali. Il secondo posto (per ora provvisiorio) ne è la conseguenza.