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a verbania uno spettatore d’eccezione

Banchi e i meriti estensi «Bravi con Hasbrouck»

Banchi e i meriti estensi «Bravi con Hasbrouck»

VERBANIA. Al PalaBattisti, sabato sera, due graditi ospiti hanno assistito al big game fra Paffoni Omegna e Mobyt, conquistato dai padroni di casa. Si tratta di Daniel Hackett (ora a Milano), che...

27 ottobre 2014
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VERBANIA. Al PalaBattisti, sabato sera, due graditi ospiti hanno assistito al big game fra Paffoni Omegna e Mobyt, conquistato dai padroni di casa. Si tratta di Daniel Hackett (ora a Milano), che quando era alla Vuelle Pesaro è stato compagno di squadra del biancazzurro Alessandro Amici, e di coach Luca Banchi tecnico campione d’Italia con l’Armani Milano di scena contro la Reyer Venezia ieri sera. Banchi ha parlato pure della Pallacanestro Ferrara.

«A Siena con Alessandro Magro (attuale coach della Fulgor Omegna; ndr) ho condiviso sette anni di panchina - ha cominciato l’head coach dell’Olimpia -: sabato gli ho portato fortuna. Ho assistito ad una bella gara e, nonostante il ko finale, ho visto la Mobyt molto bene. Durante i primi 20’ è riuscita a mantenere lucidità, muovendo bene il pallone e trovando buona distribuzione di tiro. L’inerzia è cominciata a cambiare in chiusura di secondo periodo, quando Omegna con le unghie è riuscita a rientrare. Poi è stata gara aperta fino alla fine».

Kenny Hasbrouck, se è in giornata, è “illegale” in A2 Silver. «Suona strano vederlo in questa categoria. Qualche anno fa di lui si parlava con altre prospettive. Aver scelto la Silver da una parte testimonia l’umiltà, anche per l’atteggiamento che ha dimostrato in campo. Mi è piaciuto per come ha cercato di coinvolgere gli altri, anche spronandoli nei momenti difficili. Bisogna che diamo atto alla dirigenza ferrarese di essersi accaparrata un giocatore davvero importante: lodevole il suo atteggiamento e vale la pena sottolineare la forza della Mobyt nel convincere un giocatore di questa caratura. Giocatore che aumenta la qualità della pallacanestro, così anche gli italiani giovani se ne giovano».

Chi è ancora in chiara difficoltà è Troy Huff. aSi vede che a livello cestistico è ancora immaturo - ha chiuso Banchi -, ma che può investire sulle indubbie qualità atletiche. Per il resto, credo che questo campionato gli possa portare in dote molto: se avrà la pazienza di ascoltare i consigli del proprio coach, mettendosi alla prova in un campionato competitivo ed interessante. Huff deve affinare molto la tecnica: ha il coach giusto, la mia speranza è che abbia l’atteggiamento adeguato per ascoltarlo e lavorare molto. È un po’ come lavorare assieme ad un Under 19, c’è da lavorare parecchio sulla tecnica individuale. Madre natura l’ha dotato di grandi qualità atletiche che vanno surrogate con un po’ di basket».

Lorenzo Montanari