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Il lampo di Fiorini brucia il Basca

Il lampo di Fiorini brucia il Basca

Poggese subito in rete al 3’ contro i bolognesi, che pasticciano e non sono mai pericolosi sotto rete

27 ottobre 2014
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Diciamolo subito, Basca-Poggese è stata una delle partite più deludenti viste finora. Idee poche e confuse, appoggi elementari sbagliati e pericolosità vicina allo zero. La partita è vissuta quasi esclusivamente sul gol lampo della Poggese al 3’. Il resto è stato un premere generoso ma spuntato del Basca e una difesa senza troppi affanni degli ospiti, interrotta di tanto in tanto da qualche loro puntata offensiva relativamente pericolosa. Quanto al gioco, la Poggese ben più dotata tecnicamente è apparsa lenta e quindi poco incisiva. E il Basca generoso ma con poche idee non ha fatto il colpaccio.

Da qui il risultato forse più giusto sarebbe stato il pareggio, ma la Poggese ha fatto vedere di più, e quindi la vittoria dei giallorossi ci può stare.

La cronaca offre subito uno spunto al 1’, con fuga e pericoloso traversone di Osei che Bertocchi para in tuffo. E’ il prologo del gol, che arriva un paio di minuti dopo: angolo di Zucchini e Fiorini, certo non un gigante, che insacca di testa. Colpito a freddo il Basca rischia il ko al 13’, quando Osei salta anche il portiere in uscita ma si allarga troppo e consente alla difesa avversaria di rimediare. Al 28’ grande occasione per gli ospiti: fuga e cross vincente di Correggiari per Fiorini che di testa mette alto con Bertocchi fuori causa.

Al 45’ l’unico spunto di rilievo del Basca, concluso da Angerillo con un destro alto. Nella ripresa il copione non cambia: il Basca spinge ma non riesce quasi mai a rendersi pericoloso fino al 50’, quando Pagliarella si fa sfuggire un pallone tutt’altro che difficile e sulla mischia che nasce Pizzi viene atterrato: rigore inevitabile che batte Capone e che Pagliarella para, facendosi perdonare l’errore di qualche istante prima. Il resto è tutto racchiuso in una bella intesa Rimondi-Oseri conclusa malamente dall’esterno giallorosso, e in un gran destro di Correggiari messo in angolo con la punta delle dita da Bertocchi.

Antonio Turola