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L’Aquila prepara il terreno «Va fatta la voce grossa»

L’Aquila prepara il terreno «Va fatta la voce grossa»

Il d.t. Di Nicola dopo il ko: «Guardalinee da radiare, al Pisa è servito lamentarsi» L’ex spallino Zaffagnini perentorio: risultato bugiardo, annullati due gol validi

27 ottobre 2014
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FERRARA. Bel clima, in prospettiva. L’Aquila non ci sta ed alza la voce, lamentando i torti subìti nell’ultima gara di campionato. Ma, per quanto “doloroso”, è un pedaggio che non risparmia nessuno, anche la Spal ne sa qualcosa. Tant’è, dopo l’1-4 di sabato contro il Pisa, gli abruzzesi protestano vibratamente, preparando il terreno in vista della partita di sabato alle 16 a Ferrara contro la Spal.

«Ha vinto il guardalinee per tre a uno». Questo il durissimo commento del direttore tecnico dell’Aquila. Ercole Di Nicola che non le manda a dire. «Ho visto le immagini, sul primo gol del Pisa c’era un fallo netto su Pacilli mentre le due nostre reti annullate nel secondo tempo erano regolari. Certa gente andrebbe radiata dall’albo».

Il dirigente parla poi del tecnico toscano Piero Braglia, in tribuna causa squalifica:

«Da quanto si è visto in campo, lamentarsi fa bene. Due settimane fa, proprio in occasione della sua squalifica, Braglia si era lamentato in maniera molto vistosa nei confronti della terna. È servito fare la voce grossa...».

Sulla partita dei rossoblù, Di Nicola è soddisfatto:

«Mi è piaciuta soprattutto L’Aquila d’inizio secondo tempo. Dopo il gol del pari abbiamo creato quattro nitide occasioni per andare in vantaggio. Al di là del risultato, la squadra non esce affatto ridimensionata. Sono sicuro che da qui in avanti daremo filo da torcere a tutti».

L’allenatore Nunzio Zavettieri preferisce andare oltre le polemiche:

«È difficile commentare un risultato del genere. Faccio un applauso ai ragazzi per come si sono comportati sino al 2-1. Da lì in avanti la squadra non mi è piaciuta, non siamo stati capaci di gestire la situazione di gioco e ci siamo sgonfiati. Bisogna sempre lottare fino all’ultimo, invece da metà ripresa abbiamo perso concentrazione e cattiveria. Sappiamo di dover lavorare sodo per risollevarci».

Il centrale difensivo Andrea Zaffagnini - cresciuto nella Spal (campione d’Italia Giovanissimi con Azor, Franceschini & C.) e lanciato tra i professionisti dall’ex allenatore biancazzurro Max Allegri in occasione del 5-1 all’Avellino del 15 maggio 2005 - parla dei due gol annullati:

«Il risultato è completamente bugiardo. C’erano due reti da convalidare a nostro favore. Sulla prima Sandomenico, autore del tocco decisivo, era in posizione regolare mentre Pacilli, in fuorigioco, non era al centro dell’azione. Sulla seconda il tiro di Perna è stato favorito da un tocco all’indietro del pisano Sini, quindi per regolamento non capisco come potesse essere off-side. È un vero peccato non aver raccolto nulla da una prova del genere. Avremmo meritato i tre punti altro che una sconfitta».

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