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Un rigore salva Inter Il solito Icardi allontana la crisi

Un rigore salva Inter Il solito Icardi allontana la crisi

Vittoria di misura a Cesena. Respiro di sollievo per Mazzarri I romagnoli in dieci alla mezz’ora per l’espulsione di Leali

27 ottobre 2014
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CESENA. L’Inter non incanta ma ritrova i tre punti. Al “Manuzzi”, i nerazzurri si impongono per 1-0 sul Cesena, costretto a giocare in dieci dopo mezzora per il fallo da rigore di Leali su Palacio, da cui scaturisce la trasformazione decisiva di Icardi.

È forse esagerato dire che Mazzarri salva la panchina, di certo però la vittoria riporterà serenità nel club lombardo, che in classifica sale a quattordici punti, mentre i romagnoli, sempre in partita nonostante l’inferiorità numerica, restano fermi a 6.

Senza lo squalificato Coppola e con Brienza (2 giorni), Defrel, Pulzetti, Tabanelli e Cazzola indisponibili, Bisoli mette dentro la coppia offensiva Djuric-Marilungo, sostenuta sulla trequarti da Garritano. Un solo cambio nell’undici di partenza dell’Inter rispetto alla sfida col Napoli: in difesa debutta Campagnaro per Vidic, davanti tocca ancora a Palacio e Icardi. Mazzarri lamenta una lunga lista di assenti, che comprende D’Ambrosio, M’Vila, Nagatomo, Jonathan, Osvaldo e Guarin.

Per attendere la svolta del match bisogna attendere la mezzora. Prima capita poco, anche se il Cesena corre e copre in maniera scrupolosa e l’Inter, che tenta di fare la partita, ha difficoltà nel trovare spazi. Splendido Leali su un’inzuccata di Dodò al 7’ ma il gioco era fermo per un fallo dell’ex romanista.

Che, al 24’, è provvidenziale nel mettere in angolo un cross di Marilungo che aveva superato Handanovic.

L’incontro cambia volto al 30’: una magia di Hernanes lancia Palacio in area, Leali lo atterra e Mazzoleni indica il dischetto, espellendo il portiere di scuola Juve. Garritano esce per Agliardi, che Icardi spiazza dagli undici metri. Pochi secondi prima il Cesena aveva recriminato a lungo per il penalty concesso dal direttore di gara e tutto lo stadio aveva reagito con vigore sugli spalti scadenando una protesta collettiva.

Nonostante l’uomo in meno, la reazione dei romagnoli non si fa attendere.

Al 34’, su una punizione di Renzetti, Cascione scivola e manda alto di poco un piattone volante. Al 35’, Handanovic si supera su uno stacco di Djuric e Marilungo fallisce il tap-in da ottima posizione. Icardi, al 38’, manda sul fondo dalla distanza, mentre allo scadere Palacio trova il gol ma in chiaro fuorigioco.

Nella ripresa, l’Inter pensa soprattutto a gestire vantaggio e superiorità, il Cesena invece sfiora il pari al 9’: Renzetti fa spiovere in area una punizione e Marilungo, tutto solo, incorna alto. Icardi è ancora impreciso all’11’, Hernanes al 13’ fallisce di un niente il bersaglio grosso. I romagnoli si rendono pericolosi al 26’ con una gran conclusione di Cascione, sventata con bravura da Handanovic. Mbaye, appena entrato, tenta al 28’ un diagonale che muore a lato.

Palacio, al 34’, non è lesto nello sfruttare una buona chance, pensando forse di essere in off-side, Agliardi al 35’ non trattiene una botta di Hernanes, con Icardi che non sa ribattere a dovere.

Il pubblico canta “Romagna mia” per caricare i propri beniamini e nel finale è Campagnaro infila la rete su punizione di Hernanes ma è in fuorigioco. Nel recupero, doppia parata di Agliardi, su Icardi e Palacio. È l’ultima emozione di una sfida che dunque premia un’Inter non bella ma di nuovo vincente e con una classifica accettabile.