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Malagò: «Il calcio ha sottovalutato a lungo il problema»

Malagò: «Il calcio ha sottovalutato a lungo il problema»

ROMA. «Il calcio fa bene ad essere preoccupato, perché ci sono i numeri che sono assolutamente chiari in questo senso. Al tempo stesso penso che abbia tutti i presupposti per dimostrare che si possa...

28 ottobre 2014
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ROMA. «Il calcio fa bene ad essere preoccupato, perché ci sono i numeri che sono assolutamente chiari in questo senso. Al tempo stesso penso che abbia tutti i presupposti per dimostrare che si possa fare in futuro qualcosa di più e di diverso. Questo argomento non è nato questo fine settimana. Per un anno era alla portata di tutti, molto chiaro e evidente. Credo che sia stato un po’ sottovalutato». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito ai possibili tagli dei contributi alla Figc. «Il discorso è semplice - spiega ancora il numero uno dello sport italiano - noi siamo un ente pubblico, ci sono delle delibere di Giunta, elementi oggettivi. Il calcio si renderà conto che, in un contesto non a favore, quello che si poteva fare il presidente del Coni lo ha fatto. I rapporti personali con il mondo del calcio sono ottimi, dopo questo secondo me lo saranno paradossalmente ancora di più. Faranno un’obiettiva valutazione sul punto di partenza e sulla ricaduta, magari anche sulle prospettive future». Malagò risponde anche al dg della Figc, Michele Uva, che ha ricordato che il calcio per anni ha finanziato le medaglie azzurre. «È una chiave di lettura giusta - sentenzia Malagò - se si vedono le cose sotto il profilo di quello che fu il Totocalcio, che ha alimentato il sistema del Coni. Ma il Totocalcio non c’è più e non mi sembra neanche da qualche giorno. È chiaro che il calcio ha dato moltissimo al Paese ma subordinare al calcio tutto quello che sono gli introiti del sistema sportivo credo che non sia il presupposto giusto».

«Questi tagli comprometterebbero in maniera non marginale soprattutto il calcio di base, e in particolare le spese per gli arbitri di 750 mila partite all’anno dalla Promozione in giù», è stato invece il commento del presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta.