La Nuova Ferrara

Sport

Inter contro la Samp tra vecchi amori e freschissimi rancori

Inter contro la Samp tra vecchi amori e freschissimi rancori

Mazzarri cerca la svolta a San Siro sfidando i doriani di Mihajlovic e di patron Ferrero che ha insultato Thohir

29 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





MILANO. «La Sampdoria è una squadra in forma. Serve una partita come quella col Napoli, buona anche grazie al clima, e contro il Cesena, in cui siamo partiti bene e abbiamo schiacciato un avversario ostico. Sono contento della prestazione della squadra nelle ultime due sfide, dobbiamo mantenere lo stesso atteggiamento»: così Walter Mazzarri, tecnico dell’Inter anticipa i temi della sfida di stasera contro la Sampdoria a San Siro. «Voglio che siano aggressivi, disposti al sacrificio per ottenere il risultato. Chiederò questo ai ragazzi. Siamo in emergenza, basta leggere i numeri - conferma il tecnico -. Nelle ultime due gare è capitato di vedere giocatori che fino a quel momento avevano avuto poco minutaggio. Ma hanno fatto bene». Poi Mazzarri torna a parlare dell’accoglienza difficile di San Siro: «I momenti di difficoltà si superano insieme, l'ambiente a San Siro contro il Napoli ci ha aiutato tanto». Inter che ieri, dopo l’infelice battuta del presidente sampdoriano Ferrero («A Moratti avevo detto di cacciare quel filippino (Thohir, ndr)», è stata pesantemente offesa anche da una juventina vip come Evelina Christillin, organizzatrice dei Giochi olimpici Torino 2006. Altrettanto pessima la sua uscita, in cui ha parlato di «Cicciobello a mandorla», offendendo Thohir, e di «famiglia Moratti-Adams». Sempre più spesso il silenzio sarebbe d’oro.

Chi l’Inter l’ha sempre nel cuore è Sinisa Mihajlovic pronto a incrociare la sua ex squadra in una partita che per il serbo non è come le altre. «È una grande soddisfazione per la Samp andare a giocare a San Siro contro l'Inter da terza e con 4 punti di vantaggio - ha detto Mihajlovic -. Siamo l'unica squadra imbattuta insieme alla Juve. È importante sapere che i nostri grandi risultati sono arrivati con merito. La gara con l'Inter sarà la prova del nove e penso che potremo fare risultato e bella figura». Fin qui il tecnico. Poi emerge l'uomo: «Con l’Inter per me non sarà mai una partita come le altre, sono rimasto legatissimo, e per me l'Inter è come una famiglia. Voglio molto bene a Moratti, il simbolo del calcio fatto con passione. Quello che ha fatto resterà nella storia. Io - ha concluso - farò sempre un “in bocca al lupo” a chi guiderà quella società. Ma spero - e qui torna il tecnico - di dare un altro dispiacere a Thohir dopo il pari dell’anno scorso». Certo che «ogni allenatore al mondo, me compreso, vorrebbe diventare un giorno tecnico dell'Inter. Ma non è il momento di pensare al futuro, io sono il tecnico della Samp».