La Nuova Ferrara

Sport

Rugby femminile. Anche le cussine possono fare festa

Rugby femminile. Anche le cussine possono fare festa

FERRARA. È dunque iniziata con il piede giusto la stagione del rugby femminile in casa Cus Ferrara. Le Velenose hanno vinto la prima tappa della Coppa Italia Seven giocata a Ferrara, seppure in...

29 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





FERRARA. È dunque iniziata con il piede giusto la stagione del rugby femminile in casa Cus Ferrara. Le Velenose hanno vinto la prima tappa della Coppa Italia Seven giocata a Ferrara, seppure in condominio con Piacenza, mentre le Velenosette, la formazione under 16 bianconera, ha bissato il successo della prima tappa, aggiudicandosi anche la seconda in terra parmense. Ma andiamo con ordine

Le Velenose di coach Ferranti hanno dominato i primi due incontri, superando Pieve di Cento per 9-0 e Formigine per 9-1, per poi alleggerire la pressione contro Piacenza, che ha acciuffato il pareggio 3-3 all’ultima azione, dopo che le cussine erano state sempre in vantaggio. Buono il gioco espresso dalle ragazze estensi, fatto di spostamenti di palla e ricicli veloci. Qualcosa si può ancora migliorare nei punti d’incontro, ma l’avvio è più che promettente per un torneo che prevede una formula “particolare”. Il girone a 8 squadre, infatti, è stato diviso in due poule e questo costringe a giocare sempre contro le stesse formazioni. E la cosa alla lunga può annoiare. Dopo il recente passato in serie A, è ovvio che ci si attenda parecchio da questa squadra, che torna all’antico per serrare i ranghi e ripartire con un nuovo gruppo. Auspicare che a maggio sia in lizza per il titolo italiano non è utopia.

Secondo centro, come detto, per le Velenosette, che hanno vinto anche la tappa di Colorno. Successo 8-1 contro Bologna (con mete di Rossi 1, Margotti 2, Cheval 3 e Di Maggio 2) e vittoria a tavolino con Piacenza, che nell’occasione non ave va il numero legale. Infine, pareggio 3-3 con le padrone di casa di Colorno (in meta Margotti, Cheval e Di Maggio), con l’equilibrio che non si è mosso nemmeno dopo le trasformazioni (2 per parte realizzate, Di Margotti quelle cussine). Agli ordini dei tecnici Dani e Kolndrekaj, sono scese in campo Scanavini, Ferranti, capitan Rossi, Cheval, Margotti, Marangoni, Di Maggio e Cavallini.(d.c.)