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Nella festa Panathlon la tradizione si coniuga col futuro

Nella festa Panathlon la tradizione si coniuga col futuro

Al Vergani si sono celebrati i sessant’anni del club Tra ricordi e premiazioni sempre in difesa del fair play

31 ottobre 2014
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FERRARA. Serata d'altri tempi, in un vivace mix tra passato, presente e futuro. La cornice del salone d'onore dell'istituto alberghiero Orio Vergani di Ferrara ha ospitato, martedì sera, le celebrazioni del 60º anniversario di fondazione del Panathlon International Club di Ferrara, l'associazione con finalità etiche e culturali ramificata a livello internazionale che si propone di diffondere i valori sportivi. Con Luciana Boschetti Pareschi, presidente del club estense fondato nell'aprile del 1954 (tre anni dopo la nascita nazionale del Panathlon International avvenuta a Venezia), e Valentino Galeotti, da pochi mesi presidente onorario dopo una presidenza ordinaria durata ben ventisette anni, si sono dati appuntamento tanti ospiti.

Sullo sfondo della presentazione ufficiale del libro “Panathlon Ferrara-60 anni di storia, di sport, di persone” curata dal consiglio direttivo del sodalizio e da numerosi altri collaboratori, si sono succeduti gli interventi del prefetto Michele Tortora, del questore Orazio D'Anna, dell'assessore comunale allo sport Simone Merli; poi di Gianni Mazzoni, medico sportivo in rappresentanza dell'Università di Ferrara, e di Roberta Monti, dirigente scolastico dell'istituto alberghiero. Avvincente l’intervento di Giacomo Santini, giornalista Rai per un trentennio e per l'occasione in veste di presidente generale del Panathlon International, quando ha introdotto la testimonianza dell'avvocato ferrarese Sergio Cavallari, uno dei fondatori del club ferrarese unitamente a Giancarlo Alvisi, Gino Bresciani, Giovanni Cajati, Augusto Caniato, Giulio Divisi, Lucio Fusaroli, Gilberto Malucelli, Giuseppe Pasquale, Giuseppe Turbiani. Senza dimenticare Federico Sani, capofila dei dirigenti delle federazioni motoristiche che tanto peso ebbero alla nascita dell'associazione sul territorio. Una fonte di ricordi è stata la serata Panathlon e tutto ebbe inizio grazie a quell'incontro tenutosi in una saletta dell'allora ristorante Da Giovanni in Largo Castelli.

«Non viviamo di soli appuntamenti conviviali - ha affermato Santini -: il rapporto con la società per noi è vitale. Ferrara ha dimostrato di saper interloquire con le istituzioni, come dimostra la serata».

Con Santini erano presenti Federico Ghio, presidente del Distretto Italia Panathlon International, e Giorgio Dainese, coordinatore interregionale per Emilia Romagna, Marche e Repubblica di San Marino. Gianni Cerioli, coordinatore locale Unicef, ha curato la narrazione dei tratti salienti di storia associativa accompagnata anche dalle note del pianista Danilo Colloca. Note di benemerenza sono poi state annunciate per Renzo Guerrini, segretario generale Club Ferrara durante la presidenza Galeotti, e per i fratelli Duran, chiamati in causa perché Alessandro ha ricevuto anni addietro una onorificenza internazionale collegata al fair play di cui il Panathlon Club Ferrara s'era fatto promotore.

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