Gli Orsi secondo Cavina «Mordiamo in difesa»
Basket A2 Silver. Il coach illustra le qualità della sua Tortona. Con un Losi in più «Teniamo gli avversari a pochi punti». La Mobyt è avvisata: sarà battaglia
FERRARA. Solo un successo nelle prime sei giornate, dopo di che, per gli Orsi Tortona, tre vittorie consecutive. Adesso, i piemontesi sono pronti ad affrontare la Mobyt. «Ci siamo ripresi – raccontava coach Demis Cavina ieri pomeriggio -; abbiamo avuto una partenza ad handicap, caratterizzata da infortuni che ci hanno minato l’avvio del campionato. Bravissimi a riprenderci e tenere botta».
Jordan Losi ha portato esperienza e serenità?
«Ci serviva un giocatore sicuro, a prescindere dal ruolo. Avevamo bisogno di un giocatore che conoscesse la categoria. Fra americani giovani, Simoncelli che aveva toccato la categoria solamente l’anno passato, quattro giocatori della B dell’anno passato ci mancava un atleta esperto: Losi era il più vicino a tutte le caratteristiche che cercavamo in un giocatore, al di là delle qualità ci ha dato consapevolezza».
Orsi-Mobyt che gara sarà?
«Anche se non ci ho mai giocato contro (Cavina dopo 13 anni è sceso di categoria; ndr), conosco bene coach Furlani, a cui piacciono le squadre organizzate. Ha un gruppo che conosce bene il campionato, aggiungendo due americani particolari. Ferrara ha solamente bisogno di tempo, augurandoci che cominci dalla prossima settimana, per essere anche fuori casa una squadra di qualità».
«Ha gioco ed organizzazione - ha continuato Cavina -, come del resto singoli: ha tutto per essere fra le prime quattro alla chiusura della regular season. Ci aspetta un bel test. Al di là di ciò che Ferrara ha fatto fino ad ora fuori casa, ci stiamo preparando ad affrontare un’avversaria che ha organizzazione e talento».
Dalla vostra ci sarà la fiducia derivata dalle tre vittorie consecutive. Potrebbe essere per voi un leggero vantaggio?
«Sì e no. Anche nelle battute d’arresto iniziali abbiamo trovato un lato positivo, ci siamo legati alla fiducia per trovare una via d’uscita ed abbiamo sempre tenuto le formazioni avversarie a pochi punti. Più che la fiducia, che comunque è tangibile, ci dobbiamo attaccare a qualcosa di maggiormente solido, credo che la nostra difesa sia quella che in questo momento ci permette di essere fiduciosi».
«La fiducia arriva perché sappiamo che fino ad ora abbiamo avuto in fase difensiva un rendimento costante - chiude Cavina -. E la fiducia continuerà ad esserci se continueremo ad avere questo spiccato atteggiamento difensivo».
Lorenzo Montanari
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