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Togni apre l’ombrello «Ora aiutiamo i giovani»

Togni apre l’ombrello «Ora aiutiamo i giovani»

Dopo il ko di venerdì con il Pisa aria pesante nello spogliatoio biancazzurro Uno dei leader pensa a reagire e ad impedire che i meno esperti vengano travolti

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FERRARA. La Spal si appresta ad affrontare un'altra intensa settimana, dopo la sconfitta di venerdì sera nel big-match interno contro il Pisa. Un ko pesante, da archiviare in fretta, come ha spiegato il centrocampista biancazzurro Romulo Eugenio Togni: «Purtroppo è arrivata questa sconfitta - commenta -: ora dovremo solamente pensare al prossimo allenamento per ripartire e dimenticare questi brutti momenti». Il giocatore descrive il clima dello spogliatoio nel dopogara dell’altra sera: «Non c'era una bella aria, però non dobbiamo dimenticare che in questa squadra ci sono molti giovani. Noi giocatori più esperti cerchiamo sempre di tenerli al di fuori dalle inutili tensioni che si creano, provando a sdrammatizzare il più possibile».

E' un momento critico per la Spal che da tre partite non trova la via del gol: «Nelle partite come quella con il Pisa ci si chiede il perché non si sia riusciti a concretizzare, ma purtroppo non c'è niente da fare. Abbiamo dato il massimo, sicuramente la squadra può ancora migliorare». Togni evidenzia i lati positivi espressi dalla Spal nell'ultima uscita: «Abbiamo affrontato la partita con la giusta mentalità, esprimendo un buon gioco». Dal punto di vista tattico, il brasiliano ha dovuto fare i conti con il forte pressing dei centrocampisti pisani: «Non è la prima volta che succede - analizza Togni -, in questi casi cerco di muovermi il più possibile per ricevere palla dai compagni e cercare di avviare la manovra». Il giocatore è convinto: nonostante le difficoltà dell'ultimo mese, la Spal è sulla strada giusta.

«Abbiamo una grande squadra. Noi “grandi” dovremo aiutare i giovani a crescere, assumendoci allo stesso tempo ogni responsabilità. Per l'atteggiamento che vedo durante gli allenamenti, sono molto ottimista per il futuro. Nulla è compromesso: ci sono ancora sei mesi da giocare».

Andrea Benazzi

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