Spal a “stelle e strisce” Bonomo e il suo sogno
Il giovane attaccante californiano sta cercando di convincere staff e società «Vorrei tanto approdare al calcio professionistico qui a Ferrara»
FERRARA. Stefano Bonomo, attaccante statunitense classe 1993 di passaporto italiano, è da martedì aggregato alla Spal per un periodo di prova. Ieri nella seconda frazione di gioco è stato inserito da mister Leonardo Semplici nella partitella di metà settimana venendo schierato a sinistra in un tridente composto anche da Fioretti e Finotto. Alcuni buoni spunti mostrati tra cui qualche pregevole cambio di gioco e una serpentina in area conclusa con un cross al centro in una prova nella quale, per la verità, non ha avuto nemmeno la possibilità di giocare troppi palloni. Bonomo sarà valutato al termine di questa settimana da mister Semplici e dalla dirigenza e si deciderà se tesserarlo, prolungare il suo periodo di prova anche alla prossima settimana oppure lasciarlo libero.
A fine allenamento Bonomo ha espresso chiaramente i suoi desideri:
«Giocare nel calcio professionistico a Ferrara sarebbe il mio sogno. Spero che questo possa accadere».
Bonomo ha anche raccontato il suo percorso di vita e calcistico:
«Io sono nato in California, vicino a San Francisco, mio papà è italiano di Asiago e mia mamma è californiana, sono cresciuto in America e ho giocato per quattro anni nella squadra dell'Università della California a partire dai miei 18 anni. Ora però ho deciso di provare a fare la mia carriera di calciatore qui in Europa e quindi ho lasciato cadere anche possibilità che avevo negli Stati Uniti (con i prestigiosi New York red Bulls; ndr). Ho provato di recente in una squadra in Polonia ma ho trovato una situazione strana e ora sono contento di essere qui».
Qual è il percorso che, tra le tante squadre possibili, l'ha portata proprio a Ferrara e alla Spal?
«Mio papà ha dei contatti con alcune persone che lavorano alla Fiorentina, squadra nella quale è stato a lungo il mister Leonardo Semplici e quindi tramite questo legame è nata la possibilità di venire a provare a Ferrara con la grande speranza di rimanere».
Come si descriverebbe come giocatore?
«Ho giocato a lungo come prima punta e mi sono adattato ma mi sento di più una seconda punta, la mia posizione ideale è dietro ad un attaccante centrale. Sono destro, mi piace giocare con la palla a terra, penso di avere piedi buoni, mi piace fare dei gol anche se non segno di certo come bomber come Toni e Inzaghi. Faccio assist e mi piace molto cercare gli scambi con i compagni di squadra».
Quali sono le sue prime impressioni sul gruppo dopo questi giorni di allenamenti?
«Mi trovo molto bene in questo gruppo e mi auguro che ci possa essere la possibilità di inserirmi ancora di più».
Andrea Tebaldi
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