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Dirigente critica la sentenza del Crer

Dirigente critica la sentenza del Crer

Prima categoria. Marchetti del Mesola: «Nessuno ha offeso il direttore di gara»

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MESOLA. Il comunicato settimanale del Crer emesso lo scorso 22 aprile ha colto di sorpresa la società mesolana a causa delle pesanti inibizioni inflitte ai dirigenti Davide Marchetti e Nerino Ferroni dopo la partita Mesola-Tresigallo disputatasi domenica 19, valevole per l’ultima giornata di Prima categoria (gara diretta dall’arbitro La Barbera, della sezione Aia di Ferrara).

Riportiamo di seguito le motivazioni. “Inibizione: a svolgere ogni attività fino al 27/5/2015 a Davide Marchetti «per comportamento gravemente offensivo e minacce nei confronti dell’arbitro». Fino al 3/6/2015 a Nerino Ferroni «per comportamento gravemente offensivo e minacce nei confronti dell’arbitro, inoltre il sig. Ferroni tentava di colpire il direttore di gara tuttavia non riuscendovi»”.

Questa la replica di Marchetti, che ha voluto esporre la propria versione dei fatti: «Non intendo contestare la squalifica, ma non sono assolutamente d'accordo con quanto riportato nel comunicato. Nel finale di gara mi trovavo dietro alla porta dove il Mesola stava attaccando e, dopo una decisione che a mio avviso ci aveva sfavorito, ho detto al direttore di gara solamente queste parole: “Arbitro, fischia che andiamo a casa!”. A quel punto sono stato allontanato dal recinto di gioco e Nerino Ferroni si è avvicinato all’arbitro per contestare la decisione, senza offenderlo, né tantomeno cercando di colpirlo. Oltretutto, alla fine della partita, ho comunque voluto porgere le mie scuse al signor La Barbera, che ora inviterei a Mesola per un caffé, occasione in cui potrà dire a me ed a Ferroni quali sono state le frasi offensive e minacciose che abbiamo pronunciato nei suoi confronti. Ho voluto fare chiarezza sulla situazione, anche per rispetto verso la mia famiglia e per quella di Ferroni, perché mi ha dato veramente fastidio il fatto di essere stati ingiustamente accusati per motivi del genere».

Andrea Benazzi

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