La Nuova Ferrara

FERRARA. Dopo la rete di Giani e la conclusione della partita di Carrara vinta dalla Spal, quando a Reggio Emilia la gara tra i granata e il San Marino era ancora sul 2-2, il popolo ci credeva. “Meno due” a due gare dalla fine con lo scontro diretto da giocare significava avere il destino tra le proprie mani: con altri due successi i playoff sarebbero stati certi. Il rigore trasformato da Petkovic al minuto 96 della sfida del Mapei Stadium, invece, ha cambiato radicalmente il quadro della situazione. Non tutto è compromesso, ma la tifoseria ha iniziato a crederci meno. Ora la situazione è chiaramente delineata: per arrivare terzi e andare agli spareggi promozione è fondamentale che la Reggiana non vinca sabato a Lucca. Che pareggi e salga a quota 63 o perda rimanendo a quota 62 poco cambia, tanto ci sarebbe da vincere comunque lo scontro diretto sabato 9 maggio al Mapei Stadium.

Una vittoria della formazione di Colombo al Porta Elisa la porterebbe invece a 65 punti, quota irraggiungibile per la Spal con la sfida dell'ultima giornata che sarebbe utile solo per gli almanacchi e per regalare una gioia giornaliera ai tifosi. Detto tutto questo nel calcio il dovere dipendere da altri risultati, soprattutto nei finali di campionato, non è mai una buona situazione. La prospettiva di giocare a Lucca in casa di una squadra a metà classifica senza più nulla da chiedere al campionato è il meglio che potesse capitare alla Reggiana. Un minimo stimolo per la formazione toscana potrebbe essere il raggiungimento dell'ottavo posto (ora è a meno 3 dal Tuttocuoio con lo scontro diretto a sfavore in caso di arrivo in parità) che vale l'accesso alla Coppa Italia Tim dell'anno prossimo. Ci si può aggrappare anche a questo o all'orgoglio della truppa di Galderisi. La Lucchese, raggiunta la salvezza in anticipo, però è reduce da tre sconfitte consecutive. La Spal, intanto, deve fare la sua parte battendo sabato al Mazza la Pistoiese ancora in lotta per salvarsi e andare a quota 61 per non avere rimpianti poi. (a.t.)