La Nuova Ferrara

Una pole tra la pioggia e le bandiere gialle. Dopo aver dominato le libere del Gp d'Ungheria, Nico Rosberg la spunta anche nelle qualifiche prendendosi la prima posizione in griglia a scapito del compagno-rivale Lewis Hamilton che nel finale della Q3 rallenta insieme a tutti gli altri piloti a causa del testacoda della McLaren di Alonso.

Deludono le Ferrari con Sebastian Vettel quinto dietro a entrambe le Red Bull e Kimi Raikkonen addirittura quattordicesimo. Il finlandese, con la pista che si stava via via asciugando nel finale della Q2, anticipa troppo l'ultimo giro e si vede superato da vetture di solito più lente ed eliminato dalla Top Ten. Qualifiche destinate a far discutere non solo per il ritardo dovuto all'acquazzone ma soprattutto per il comportamento di Rosberg alla fine della Q3 che, mentre tutti rallentano in regime di bandiere gialle per il testacoda di Alonso, prosegue indisturbato. Il tedesco, come gli uomini del suo team, assicura d'aver alzato il piede dove doveva anche se nella conferenza stampa Fia la tensione tra i due piloti è palpabile. In serata i giudici di gara hanno sentito il pilota ma non hanno preso provvedimenti. «Nonostante parecchi errori in un punto della pista - commenta Rosberg senza parlare delle bandiere gialle - sono riuscito a fare un ottimo giro proprio all'ultimo».