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Dal tennis a internet Quando la solidarietà parla in ferrarese

Dal tennis a internet Quando la solidarietà parla in ferrarese

Il maestro federale Coppini ha ideato il motore di ricerca Rapusia «Gli introiti pubblicitari utilizzati per sostenere progetti benefici» 

22 giugno 2020
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La storia

Di Federico Coppini abbiamo parlato spesso negli ultimi mesi. Il maestro di tennis ferrarese, trasferitosi da qualche tempo in Sudafrica, ha mantenuto il legame con la propria città, visto che ha in gestione il Tennis Club Ferrara – Jb Sport (ex Csr Le Mura) in via Porta Catena. Ma Coppini è anche Ceo e fondatore di Tennis World Italia, associazione che si occupa di promuovere il suo sport preferito in svariate forme, nonché ideatore di Coppini Trading, società che gestisce siti di informazione sportiva legata in primo luogo al tennis, ma trattando anche altre discipline, come il calcio ed il wrestling.

Solidarietà

La Tennis World Foundation aiuta i bambini in difficoltà in Sudafrica, Tanzania e Mauritius (oltre 3.000) ed è legata a progetti di solidarietà, da “Il Pozzo dei Desideri”, il cui obiettivo è portare l’acqua potabile a chi vive nei villaggi del Malawi, ad “Acaref Foundation”, impegnata a sostenere la ricerca scientifica per bloccare l’atassia, fino a “Save the dogs and other animals”, associazione che tutela dignità e benessere degli animali.

Poi è arrivato il coronavirus ed il conseguente lockdown, anche in Sudafrica, dove la chiusura delle scuole oltre a creare un danno sociale e culturale, per molti bambini poveri significa anche un pasto in meno nella giornata. E così, Coppini con le sue attività ha deciso di dare un aiuto immediato e concreto, facendo riaprire le scuole almeno per dare un pasto ai bimbi della township (ghetto) di Kayamandi.

Aiuto dalla rete

Ma questa forma di aiuto arriva con un sistema particolare, attraverso la rete. Coppini e i soci Alessandro Di Pietrantonio e Davide Botticelli) hanno sviluppato il motore di ricerca Rapusia ( https://rapusia.org/it/ ), «a tutti gli effetti da considerare un “motore benefico” - ci spiega il maestro federale di tennis ferrarese -, in grado di finanziare progetti sociali ed eco-solidali. L’utilizzo di Rapusia è identico a quello di qualsiasi altro motore di ricerca: si inserisce il nome desiderato nella stringa, ottenendo in cambio tutti i risultati correlati. È un gesto comune, banale per ognuno di noi. Ogni utente effettua decine di ricerche ogni giorno: si calcola che ogni motore di ricerca guadagni 20-30 euro all’anno per ciascun utente. Considerando la mole di persone che ne fanno uso, è facile intuirne il giro d’affari. Rapusia si inserisce in questo contesto, solo che i guadagni sono destinati esclusivamente a progetti di natura benefica ed eco-solidale».


Entrando su Rapusia, direttamente in home page si possono visualizzare i quattro progetti abbinati e leggerne un’accurata descrizione. A quel punto, si potrà decidere a quale destinare i propri “cuori”. «Ogni singola ricerca effettuata con Rapusia è simboleggiata da un cuore, scelto perché è simbolo universale di amore e altruismo. Ogni volta che un utente effettua una ricerca, cresce il numero di “cuori”. Come ogni singolo motore di ricerca, anche Rapusia si affida alla pubblicità. Da lì provengono gli introiti del sito, così suddivisi: il 50% va direttamente ai progetti appena descritti, il 20% alla promozione e alla comunicazione, il 30% al funzionamento del meccanismo. Il tutto in modo trasparente e totalmente gratuito per l’utente». —

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