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CICLISMO 

Pogacar competitivo nella cronometro conquista anche la Tirreno Adriatico

Nell’ultima tappa controlla il vantaggio su Van Aert che vince la frazione L’italiano iridato Ganna chiude terzo 

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ROMA. Più che “next gen”, o nuova frontiera del ciclismo, forse sarebbe meglio chiamarla semplicemente conferma di certi valori espressi nel 2020.

Che arriva dalle strade impervie della 56ª Tirreno-Adriatico, dove ieri ha trionfato Tadej Pogacar, il giovane e irriverente talento sloveno che, alcuni mesi addietro fu “le roi” al Tour de France disputato ai tempi – che purtroppo persistono – della pandemia.

Pogacar ha inaugurato la stagione agonistica 2021 vincendo l’unica gara disputata in Medio Oriente, ossia l’UAE Tour di Rcs Sport, e si è ripetuto nella cosiddetta “Corsa dei due mari”, dove ha ribaltato la classifica generale come aveva fatto nella Grande Boucle dell’anno scorso, togliendo lo scettro a Wout Van Aert.

Al fiammingo va comunque concesso l’onore delle armi, perché ha lottato fino all’ultimo metro e la conferma (un’altra) arriva dalla cronometro di ieri a San Benedetto del Tronto, dove ha trionfato davanti a specialisti del calibro dello svizzero, e campione d’Europa, Stefan Kung, a 6”, e del campione del mondo Filippo Ganna, a 11”.

Pogacar ha risposto da par suo, firmando il quarto miglior tempo, a soli 12” dal vincitore.

Nella generale Van Aert si è piazzato a 1’03” dallo sloveno, con lo spagnolo Mikel Landa a 3’57” e il colombiano Egan Bernal, pure lui vincitore di un Tour, ma nel 2019, a 4’13”. Sorprendente, per certi versi, il quinto posto di Matteo Fabbro, primo degli italiani, a 4’37”. Per arrivare a Vincenzo Nibali, che la Tirreno-Adriatico l’ha vinta un paio di volte in carriera, bisogna scalare fino al nono posto: il messinese ha rimediato un distacco di 6’30” da Pogacar.

La stagione del grande ciclismo prosegue sabato con la Milano-Sanremo che non vedrà ai nastri di partenza Pogacar e dunque appare più che mai aperta a ogni verdetto. –

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