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Dusan contro Zlatan, un pomeriggio da bomber

Brunella Ciullini
Dusan contro Zlatan, un pomeriggio da bomber

Vlahovic-Ibra, talenti diversi. Prandelli: loro forti, dovremo andare oltre noi stessi» Pioli: ripartiamo, Firenze nel mio cuore

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Brunella Ciullini

Il Milan furioso per l'uscita dall'Europa League, la Fiorentina rasserenata dal 4-1 di Benevento ma non ancora fuori dalla zona pericolo. Poi il ritorno dell'ex Pioli, il duello fra Ibrahimovic e Ribéry, la fame di Vlahovic e la voglia da ex di Bonaventura, Tanti i motivi di interesse della sfida di oggi alle 18 al Franchi. Soprattutto conta molto la vittoria, serve ad entrambe come il pane, i rossoneri per continuare a credere allo scudetto unico obiettivo rimasto, per i viola per uscire dalla lotta per non retrocedere. «Sono arrabbiati loro ma lo siamo pure noi – afferma Prandelli – lo stiamo per come si sta svolgendo questa annata. Abbiamo voglia di far bene e sarebbe un peccato vanificare il successo di Benevento e non ripetere quella prestazione». Tradotto: diamoci sotto e guai mollare. «Il Milan merita rispetto perché è una grande squadra, completa, allenata da un tecnico che stimo molto molto ed è una persona perbene. Per questo ai miei chiedo di restare concentrati fino all'ultimo. In questi giorni abbiamo lavorato bene alzando il livello di intensità». Basterà per fermare Ibrahimovic e compagni? «Sulle qualità tecniche parla la sua carriera, ma Zlatan è un esempio unico al mondo per come sa sovvertire ogni situazione, per la sua personalità, mentalità, voglia. E' un uomo squadra, un leader che è stato determinante e lo sarà ancora». Dal canto suo Prandelli si affiderà anche stavolta a Ribéry a caccia del primo gol in assoluto al Franchi (intanto secondo la Bild il francese sarebbe intenzionato a tornare in Germania a giugno, alla scadenza del contratto coi viola) e allo scatenatissimo Vlahovic. «Quando è in campo Franck si sente sempre, gli auguro di ripetere le ultime prestazioni. Mi ha dato massima disponibilità, calciatori come lui riescono ad aiutare la squadra a crescere. Vlahovic vive un momento particolare ma è sereno e motivato e saprà reggere la pressione. Lo seguono le big? Ora deve solo continuare a giocare come sa, in modo semplice». E Prandelli come sta? A fine gara sabato scorso rivelò di essere stanco e svuotato: «Mai mi sono sentito così coinvolto emotivamente nella mia carriera, è stato un attimo di debolezza, vivo la Fiorentina come fosse una cosa mia». «Sono sicuro che, dopo la sosta, andremo più forti. Mi aspetto un ottimo finale di campionato», la convinzione di Stefano Pioli. Per molti la lotta scudetto resta la sfida tra Inter e Juve, escludendo di fatto i rossoneri dalla corsa. «Non ci considerano? E chi vi dice che queste opinioni non le abbia appese nello spogliatoio per caricare il gruppo?», risponde Pioli. Ora c’è la Fiorentina di Prandelli, in uno stadio a cui il tecnico è molto legato. «È una sfida difficile, arriviamo da un momento complicato.

L'eliminazione ci ha dato un dispiacere forte, ma ora siamo ancora più consapevoli. Firenze l'ho vissuta a lungo come giocatore e poi in panchina, poi tutto ciò che il gruppo ha vissuto con la tragedia di Davide Astori, sono cose che lasciano il segno».

ORE 18

FIORENTINA (3-5-2): 69 Dragowski; 4 Milenkovic, 20 Pezzella, 2 Martinez Quarta; 23 Venuti, 5 Bonaventura, 78 Pulgar, 10 Castrovilli, 22 Caceres; 9 Vlahovic, 7 Ribéry.

MILAN (4-2-3-1): 99 G. Donnarumma, 5 Dalot, 24 Kjaer, 23 Tomori, 19 T. Hernandez; 8 Tonali, 79 Kessie; 56 Saelemaekers, 10 Calhanoglu, 15 Hauge; 11 Ibrahimovic.

ARBITRO: Guida. —

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