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La Top Secret a Ravenna tra rivalità e punti pesanti

La Top Secret a Ravenna tra rivalità e punti pesanti

Oggi alle 17.15 al PalaCosta si disputa l’ultima gara della stagione regolare 

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la sfida

Marco Nagliati

Sentimenti vari accompagnano lo sboccio di Ravenna-Top Secret. Da quelli concreti di classifica, attraversando poi il sentiero dell’emotività. Si gioca oggi alle 17.15 al PalaCosta ed è l’ultima tornata della prima fase. Sarebbe etichettata come stagione regolare: tra Covid, rinvii e dispettucci la regolarità il campionato ha cercato di imporsela. Stasera si chiude il sipario sul primo atto, domenica tocca al secondo ad orologio. Intanto il Kleb trova l’OraSì, coinvolta nel negare il rinvio della partita quando i biancazzurri erano ancora in piena convalescenza Covid-19. Dapprincipio fu 20-0 a tavolino, poi il ricorso inoltrato dal presidente D’Auria e il successo della ragione: la sfida andava riprogrammata. Ed eccoci qui. Ed è questo l’aspetto dei sentimenti, la voglia di una sorta di ulteriore rivincita morale sul parquet dopo quella giuridica.

colori

In realtà, il derby ha una sua valenza anche per la classifica. Per entrambe. La Top Secret è già matematicamente quinta ed inserita nel girone Giallo. Se vince a Ravenna, sale però in quarta posizione: rimane “gialla” e porterà in dote 8 punti invece di 6 (ha piegato sia all’andata che al ritorno Eurobasket e Chieti che sarebbero con lei assieme a Verona, Treviglio e Milano). Le rivali sono a 4 punti: in soldoni qualche bonus da giocarsi per arrivare poi 7ª nella graduatoria generale ed avere un discreto tabellone playoff. Pure Ravenna, però, avrebbe interesse ad imporsi: salirebbe nel Giallo (ma dovrebbe contare pure sul ko di Chieti stasera a San Severo). La differenza col girone Azzurro non è secondaria: in quel raggruppamento a sei team, solo quattro otterrebbero il pass playoff. Insomma, qualche stimolo per vincere, magari non feroce, esiste in entrambi gli accampamenti. Se qualche pensierino era nato per preservare le forze in vista di domenica (parte l’orologio) è stato spazzato via dalle intenzioni. Almeno a parole.

«Vogliamo chiudere la prima fase al quarto posto». Arriva forte e chiaro, il messaggio del coach Spiro Leka alla vigilia del match del PalaCosta. «Sarà una gara dura – ammonisce il tecnico del Kleb -, affronteremo una compagine che si è ripresa: bel test e bella verifica per noi, che ci confronteremo con una formazione intensa e aggressiva. Anche noi non vogliamo mancare a questo appuntamento. Sarà molto importante chiudere la prima fase al quarto posto, anche per una questione di continuità di lavoro e di risultati: abbiamo bisogno di dimostrare pure fuori casa la stessa qualità del gioco che facciamo all’MF Palace. A livello fisico, nonostante le molte gare ravvicinate, stiamo bene, siamo intensi e abbiamo il passo giusto».

Viaggio

«Al PalaCosta sarà una tappa del nostro viaggio che può dirci qualcosa – ha continuato Leka -; è vero, siamo ai playoff, ma non dobbiamo pensare che siamo già arrivati: l’atteggiamento deve essere quello di non avere fatto ancora niente. Siamo stati bravi in un’annata difficile, ora siamo in ballo e balliamo. Ai playoff comincerà la danza vera e noi vogliamo provarci, vedere dove possiamo arrivare dopo esserci misurati con i più forti. Non mettiamo limiti, allo stesso tempo non ci fasciamo la testa se dobbiamo uscire, però vogliamo dare tutto».

Prima di ogni cosa, fase ad orologio e playoff, c’è Ravenna: «Compagine lunga, con quasi sei giocatori che vanno in doppia cifra – ha chiuso il nocchiero biancazzurro -; l’OraSì in ogni gara trova un differente protagonista, ma Rebec ha dato quell’intelligenza in più: detta i ritmi ed è un buonissimo passatore. È un collante. Attenzione a Givens, ma l’americano in più è Cinciarini, non dimenticando Chiumenti, Denegri e Simioni».

Ravenna non gioca dal 3 aprile ed è reduce da 6 successi nelle ultime 7. Il Kleb è invece 3 vinte su 4. È stato l’arrivo di Rebec (come spiegato da Leka) a far quadrare il disegno tattico di coach Cancellieri. Ma, anche, la vena offensiva di Cinciarini in alcune gare decisamente spaziale. La Top Secret è invece un mistero buffo: nella stagione delle porte chiuse, in trasferta fatica. Finora ne ha vinte appena due (Eurobasket e Chieti), guarda caso quelle giuste perché proprio con loro potrebbe portarsi il bottino nel prossimo gironcino. —

ha collaborato

Lorenzo Montanari

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