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Biondelli, compleanno con tanto di meta L’ex cussino è al top «E adesso l’Azzurro»

Dario Cavaliere
Biondelli, compleanno con tanto di meta L’ex cussino è al top «E adesso l’Azzurro»

Michelangelo è nella franchigia delle Zebre ai massimi livelli Già convocato per il 6 Nazioni spera di debuttare in campo

18 maggio 2021
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ferrara. Per uno sportivo, forse uno dei modi migliori per festeggiare il compleanno è quello di soffiare idealmente sulle candeline sul campo gara qualsiasi esso sia.

Sabato Michelangelo Biondelli – nato rugbisticamente nel Cus Ferrara poi autore di una carriera ai massimi livelli passando per Rovigo, Fiamme Oro e tutte le nazionali di categoria fino alla maggiore – ha spento le sue 23 candeline segnando una meta con la maglia numero 15 delle Zebre nel derby italico di Rainbow Cup contro il Benetton Treviso. Meta che a 9’ dal termine ha riacceso le speranze di un colpaccio – poi sfumato – della franchigia emiliana in terra veneta.

Biondelli è senza dubbio il rugbista ferrarese che ha raggiunto il livello più alto in assoluto, tallonato dal cugino Nicolò Taddia, passato anche egli da Rovigo, Fiamme Oro, Zebre (come permit player). Manca l’azzurro al livello più alto, ma c’è tempo. «Diciamo che la meta è stata un regalino per il compleanno - dice Biondelli, raggiunto durante una mattinata di relax post partita in quel di Parma -. Alla fine di questa strana stagione mancano due partite e se dobbiamo iniziare a fare i bilanci di come è andata posso dire che a livello squadra siamo stati un po’ altalenanti come risultati. Potevamo fare meglio, anche se siamo decisamente cresciuti rispetto al passato».

«Personalmente invece posso dire di essermi definitivamente inserito nel gruppo. Ho avuto qualche problemino di troppo che mi ha tolto un po’ di continuità e di serenità. Però la vita di un atleta è così e sei abituato a dare sempre il massimo nella condizione in cui ti trovi».

«Sono contento della fiducia che lo staff tecnico ha riposto in me. Michael Bradley (head coach della franchigia italiana che ha vinto il premio come coach of the season relativo al Pro14 2020/2021; ndr) ha imparato a conoscermi così come gli altri allenatori. Sanno cosa posso dare e sanno che posso crescere ancora. La loro fiducia è un grosso stimolo».

Alzando lo sguardo si vede dell’azzurro importante... «Sono nel giro della nazionale maggiore - prosegue “Lallo” Biondelli -; quest’anno sono stato convocato per i raduni in vista del 6 Nazioni, ma non per le partite. È stata una scelta tecnica e si può dir nulla. Con la massima serenità si può solo lavorare ancora più intensamente per far cambiare questa idea. Quest’anno poi la parentesi della nazionale è stata veramente corta per tutte le problematiche legate al Covid e non ci sono state altre occasioni. Vedremo in futuro».

Ufficialmente Biondelli è un poliziotto, proseguendo una tradizione di famiglia: «Sono onorato di far parte delle Fiamme Oro che devo solo ringraziare per le opportunità che mi stanno dando, inerenti alla mia carriera sportiva. Ogni tanto faccio gli aggiornamenti necessari, ma sono a completa disposizione delle Zebre».

Papà Giuseppe, poliziotto, ha giocato nella massima serie del football americano con le Aquile; mamma Paola sovrintendente di polizia locale è stata in serie A a pallamano e il fratello Michele, ufficiale dei Carabinieri, rugbista. Come si pongono con il “Lallo” atleta?

«Commentano sempre - dice ridendo -; le critiche sono quotidiane ed i consigli su cosa e come potevi fare diversamente una cosa non si contano. Ma io rido con affetto e non con presunzione. È un livello diverso ed anche un’epoca diversa». —

Dario Cavaliere

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