La Nuova Ferrara

Sport

dopo il trionfo nel queen’s 

Il coach di Berrettini «Ora è consapevole che può puntare anche a Wimbledon»

vezio trifoni
Il coach di Berrettini «Ora è consapevole che può puntare anche a Wimbledon»

Santopadre: «Ha ancora grossi margini di miglioramento Malgrado gli infortuni ha acquisito coraggio e tecnica»

22 giugno 2021
3 MINUTI DI LETTURA





vezio trifoni

Dopo aver vinto nello storico Queen’s Matteo Berrettini può essere il primo tennista italiano che può legittimamente aspirare a vincere Wimbledon? A rispondere è Vincenzo Santopadre, coach del giocatore.

«Può essere fra i candidati, sì, ma vincere uno Slam e soprattutto quello Slam comporta tante altre cose ancora – spiega –. Matteo è riuscito in qualcosa di importante e sta trovando consapevolezza».

È arrivata questa vittoria e tra l’altro eri a Forlì a seguire il Challenger dove giocavano Cobolli e il fratello di Matteo Jacopo con Umberto Rianna come tecnico a supporto.

«Sì, avevo bisogno di rientrare in Italia e nell’occasione sono andato a seguire i ragazzi più giovani e poi sono stato alla Rome Tennis Academy, questo dimostra che la sinergia tra i coach privati e la Federtennis è davvero valida e la programmazione che facciamo è seria e attenta per seguire il giocatore a livello individuale e su certi obiettivi comuni che condividiamo. È chiaro che sentivo Matteo tutti i giorni e più volte, ma in quel contesto il lavoro era già programmato e poi è arrivata questa affermazione davvero importante. Ora è fondamentale equilibrio fra allenamento e gara, sulla strada dei Championships del 28 giugno».

«Fra una settimana Matteo avrà analizzato le forti sensazioni che gli ha dato il successo al Queen’s, la nuova consapevolezza di sé, la sensazione di aver realizzato uno dei sogni più segreti che cullava da bambino. Per realizzarlo ha dovuto anche forzare se stesso e crescere tanto, e dovrà continuare, dalla reattività di testa e di piedi con miglioramenti continui seppur intervallati da infortuni e altre problematiche. Il coraggio di tirare il rovescio e dalla varietà al servizio e dalle volèe che ancora non sfrutta al massimo del potenziale soprattutto su queste superfici». Ma la vera forza del romano è proprio questa sua serietà ed è attento a leggere, ascoltare e imparare. il ragazzo analitico che propone lui stesso, argomenta e si risponde “Mentre sulle altre superfici penso e gestisco, sull’erba non ho il tempo e riesco ad avere lucidità nell’istinto”. Un killer che ora punta a conquistare i The Championships dove mancherà Nadal ma c’è un Federer che dopo Halle vuole ritornare il King, e Djokovic che cerca il Grande Slam dopo le vittorie in Australia e Parigi. Gli incontri del tabellone principale cominceranno lunedì 28 giugno sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis Club con ben 10 azzurri presenti, un record assoluto (erano stati 9 gli italiani nel 2018): Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Stefano Travaglia, Salvatore Caruso, Lorenzo Musetti, Gianluca Mager, Andreas Seppi e Marco Cecchinato. In quello femminile tre le azzurre al via: Camila Giorgi, Jasmine Paolini e Martina Trevisan. Nelle qualificazioni sono otto i tennisti italiani in gara. L’unico inserito fra le teste di serie è Federico Gaio, numero 25 del seeding, opposto al debutto allo sloveno Blaz Rola, mentre è subito derby tricolore fra i due lombardi e amici Filippo Baldi e Roberto Marcora. Completano la pattuglia azzurra Andrea Pellegrino, Paolo Lorenzi, Thomas Fabbiano, Alessandro Giannessi e Lorenzo Giustino. A livello femminile tre le tenniste italiane in gara: Sara Errani, terza testa di serie delle “quali” debutta contro l’australiana Storm Sanders, Giulia Gatto-Monticone deve vedersela con l’altra aussie Arina Rodionova mentre Martina Di Giuseppe è stata sorteggiata contro la polacca Katarzyna Kawa, 25esima testa di serie. Intanto Lorenzo Musetti ha preso la maturità. Camicia bianca, pantalone aderente blu e scarpa sportiva, così il numero 58 del ranking mondiale si è sottoposto all’esame di stato al Liceo Linguistico, che anche quest’anno per i problemi legati alla pandemia, per tutti gli studenti d’Italia si è svolto soltanto in forma orale e per il tennista di Carrara è durato circa un’ora.

«Sono contento, ho risposto a tutto», ha detto al termine del suo esame.

Ora dovrà cercare di rispondere al servizio di professor Djokovic e dei suoi assistenti più forti per conquistare anche l’erba di Wimbledon dopo essersi allenato sull’erba del campo di una locale squadra di calcio di La Spezia. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA