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Il Cus capofila per un tennis estense che sia al top

Dario Cavaliere
Il Cus capofila per un tennis estense che sia al top

Il movimento ferrarese cerca di fare squadra Per innalzare sempre di più il livello tecnico 

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l’intervista

Tra i desideri che il Delegato provinciale Coni Ruggero Tosi ha espresso su La Nuova per il 2022, uno riguardava il tennis: “Mi piacerebbe molto che il traino nazionale del tennis di alto livello riuscisse ad innescare una miccia in grado di far sbocciare anche a Ferrara qualche atleta che possa arrivare nel circuito”, è stata la sua esternazione. Pronta la replica del maestro nazionale Ferdinando De Luca responsabile della sezione tennis del Cus, dopo 21 anni da tecnico rappresentante della città di Ferrara.

«Sarebbe bello poter arrivare ad avere atleti in grado di puntare decisamente in alto – ha detto – ma al momento servono accademie e centri molto più attrezzati, che purtroppo nella nostra realtà mancano. Nel nostro piccolo, come Cus, stiamo portando avanti un progetto sostenuto dalla azienda Salvi che nasce dall’esigenza di creare un supporto ai ragazzi più meritevoli di città e provincia, per poterli seguire negli allenamenti e programmare con loro l’intera stagione di attività. Al momento, il progetto può offrire la possibilità di diventare buoni giocatori, di essere valorizzati sotto tutti i punti di vista, ma non di poterli portare ad essere giocatori da circuito mondiale».

«Questa collaborazione è figlia di una idea nata più di 15 anni fa e giunta ad una svolta importante per andare a migliorarla proprio alla fine dell’estate 2021 - prosegue De Luca -I fratelli Marco e Giuseppe Salvi sono sempre stati sensibili alle dinamiche dello sport ferrarese. Lo stesso Marco, grande intenditore di tennis e desideroso di vedere qualche giovane leva portare in alto i colori cittadini in questo difficile sport, ha promosso il progetto che dovrebbe evitare ad alcuni di loro di emigrare in altri centri di allenamento fuori città. Questo progetto deve fungere anche da traino per tutta l’attività di base svolta dalle varie scuole tennis della provincia, per sfruttare il grande momento tennistico che sta vivendo l’Italia a livello mondiale».

Perché un progetto del genere sia fattibile e funzionale, servono diversi aspetti che, correlati tra loro, possano innalzare il livello; parliamo di logistica legata all’utilizzo di campi di diversa superficie e di palestre coperte, persone competenti e con esperienza, alcuni in ambito puramente sportivo, altri nell’aspetto mentale e alimentare, nonché figure addette alla parte burocratico-organizzativa ed alla comunicazione.

«La sede principale dello sviluppo del progetto è il Cus Ferrara, unico in grado di esaudire tutti questi aspetti, con i punti fermi dello staff il sottoscritto ed il preparatore atletico Davide Ghidoni e con la sinergia raggiunta da questo inizio stagione con gli altri circoli più importanti di Ferrara, quali la Marfisa, lo Sporting Estense ed il Tc Ferrara».

«Sempre da questo anno - prosegue il tecnico - ad alcuni ragazzi cussini è stata data la possibilità di potersi allenare sulla terra rossa con il maestro Stefano Stifani allo Sporting Estense. L’obiettivo è quello di alzare il livello degli atleti per potere competere in ambito regionale e nazionale, cercando di confermare e migliorare gli oltre venti successi individuali ed i grandi risultati a squadre degli ultimi tempi. Squadre che hanno la possibilità di competere nei vari campionati nazionali giovanili Under 10/12/14/16 e nelle serie D1/2/3/4 maschili e femminili, con la possibilità anche per il 2022 di giocare la serie C maschile. Da ricordare che nel recente passato tantissimi ragazzi hanno raggiunto la terza categoria, più di dieci la seconda ed alcuni anche la qualifica di insegnante tennis».

«Discorso a parte meritano tre atleti: Carlo Alberto Caniato, Giulia Martinelli e Arianna Zucchini - va a chiudere De Luca -; i primi due nati e cresciuti a Ferrara, dopo aver conquistato diversi titoli italiani e convocazioni in maglia azzurra, sono ora allenati in accademie molto più strutturate per creare la possibilità di diventare un giocatore professionista. Arianna, nativa di Sant’Agostino, è invece tesserata a Bologna e seguita personalmente da uno staff privato. Anche lei è alla ricerca delle condizioni migliori per emergere».

Dario Cavaliere

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