FERRARA. La Spal guarda il tabellone. Dà unocchiata interessata e trae le prime conclusione pre-estive. E allora, è stato pomosso il Monza. Resta in B il Pisa. Bene, nel senso che il quadro della prossima cadetteria è ormai al completo e ci si può fare una prima idea sui rapporti di forza, sulla qualità e sulla difficoltà del torneo. Stefano Marchetti, d.s. del Cittadella, ieri ha dichiarato: «Cagliari, Genoa e Bari saranno delle corazzate. Faranno un gran mercato. Se l’anno scorso è stato difficile, il prossimo lo sarà ancora di più». Se lo dice lui, c’è da fidarsi. Dal canto suo Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha aggiunto: «Al momento è prematuro fare previsioni, si dovrà attendere almeno la fine del mercato, ma sulla carta saranno almeno dieci o undici formazioni in lizza per la promozione». Eh già, proprio così. Le tre retrocesse dalla serie A (Cagliari, Genoa e Venezia), poi chi cerca riscatto o rivincita o semplice affermazione (Parma, Benevento, Brescia, Frosinone, ovviamente il Pisa), quindi due promosse dalla C quali le potenti ed ambiziose Bari e Modena, e l’altra che salirà soprattutto se (più del Padova) sarà il Palermo e se passera in mano al City Group. Poi bisognerà vedere che programmi avranno Ascoli e Perugia dopo i playoff di quest’anno, e che squadra farà la Ternana visto che il patron Bandecchi ha apertamente dichiarato di pretendere la serie A. Ecco, siamo a quattordici club che punteranno alla promozione o ai playoff. Chi resta fuori? In teoria Cittadella, Como, Reggina, Cosenza, il neo-promosso SudTirol. E la Spal? Se i biancazzurri, senza fissare e/o sbandierare traguardi, saranno decisi a confermare le intenzioni tacopiniane di ambiziosa competitività, allora è evidente che per stare... non diciamo nelle prime due, e nemmeno nelle prime otto, ma nelle prime dodici ed a ridosso della zona spareggi, dovranno essere confortati dall’allestimento di un organico assai performante. Perché se non fosse così, allora è evidente che - alla luce di cotanti avversari di possibilità budgetarie e di mire verso l’Altissimo (con la A maiuscola in senso di categoria...) - la Spal sarebbe promessa ad una stagione di tormenti. E comunque abbiamo parlato di organico performante, in quanto lo si può costruire anche senza sperperare, o svenarsi. L’equazione soldi spesi=risultati non è automatica, spesso viene smontata clamorosamente (vedi il Parma nell’ultima stagione), epperò qualcosina bisognerà pure investire per garantirsi due o tre elementi di spessore che possano alzare il livello ed essere anche trainanti. Vogliamo credere che sarà così, altrimenti - almeno sulla carta - non troverebbero conforto i propositi presidenziali di proiettare la Spal verso le zone nobili della classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

FERRARA. La Spal guarda il tabellone. Dà unocchiata interessata e trae le prime conclusione pre-estive. E allora, è stato pomosso il Monza. Resta in B il Pisa. Bene, nel senso che il quadro della prossima cadetteria è ormai al completo e ci si può fare una prima idea sui rapporti di forza, sulla qualità e sulla difficoltà del torneo. Stefano Marchetti, d.s. del Cittadella, ier...

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