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Stop al mercato: è Spal revolution Venturato guida un gruppo rifatto

Stop al mercato: è Spal revolution Venturato guida un gruppo rifatto

Ieri sera si è chiusa la sessione estiva delle trattative: la società ha cambiato molto. È nata una squadra che sembra molto affine alle idee tattiche dell’allenatore

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Ferrrara L’immagine metaforica che il direttore tecnico Fabio Lupo aveva utilizzato durante la sua presentazione ufficiale, parlando a grandi linee di quella che sarebbe stata la politica del calciomercato spallino, si è tramutata in pura realtà. Le finestre del “G.B. Fabbri” di via Copparo sono state aperte – o meglio dire, spalancate – e il cosiddetto cambio d’aria ha generato una quarantina di movimenti (escludendo quelli legati al settore giovanile) tra entrate e uscite. Se sarà una Spal più o meno forte (noi crediamo di più) sarà come sempre il campo a deciderlo.

Filosofia Nel frattempo non si può non notare la logica, la capacità e la bravura che l’area tecnica è stata capace di adottare nella sua strategia di base. Sostenuta economicamente da Joe Tacopina e dalle idee di mister Venturato, che ha potuto accogliere nello spogliatoio altri fedelissimi ex Cittadella: ora la colonia dei ragazzi passati dal “Tombolato” è salita a quota 5. Fatto sicuramente positivo, di certo non un capriccio, che tuttavia responsabilizza ancor di più il mister nella nuova avventura. La punta forte, anzi fortissima, c’è. I ricambi a centrocampo sono di livello. Le uniche perplessità portabili sono più che altro domande sulla tenuta del reparto difensivo e sulla qualità dei terzini sinistri: la società è però convinta del rilancio di questi due e crede fermamente nelle alternative a Varnier, oltre che al giocatore stesso nel poter aver continuità di presenza una volta scacciati gli ultimi fastidi fisici. Insomma, fiducia, fiducia e ancora fiducia. E ci mancherebbe altro, perché in quest’avvio di stagione l’unico – a oggi ancora poco spiegabile – neo è stato il ko dell’esordio contro la Reggina. Perché tra l’Empoli di Coppa, l’insidiosa trasferta di Ascoli e il big match vinto col Cagliari la nuova Spal ha meritato solo applausi.

Numeri uno Quelli ricevuti anche personalmente da Alfonso, ormai titolare di un pacchetto portieri composto dallo scontento Thiam, dal maestro Pomini e dal giovane Abati. Ai mancini Tripaldelli e Celia si aggiunge la futura presenza di Saiani (gioiello di prospettiva, come Puletto a centrocampo). A destra il titolare è Dickmann, ma occhio anche al jolly Fiordaliso (per lui maglia numero 2) che può giocare sia lì che in mezzo al reparto. La mancata uscita di Almici lo mantiene iscritto alla casella almeno fino a gennaio.

Tra i centrali ecco Meccariello, Varnier, Arena, Peda e Dalle Mura.

Eredità Viviani ha lasciato in eredità a Esposito ruolo e fascia da capitano. Il regista lo può fare tuttavia anche Zanellato e il giovane Prati sta crescendo bene. “Zane” fin qui ha sempre trovato la titolarità come mezzala, dove si giocherà il posto con Proia, Murgia e Valzania: l’ultimo arrivato si è abbigliato con la casacca numero 16. Anche l’estone Tunjov cercherà di trovare spazio. Più difficile per Zuculini.

I movimenti di mercato hanno consegnato la titolarità sulla trequarti al polesano Maistro (e Rabbi viene visto bene come suo vice). Davanti, assieme a La Mantia e Moncini ci saranno Finotto e Rauti.

Tacopina, Lupo e Venturato si affideranno alla voglia, alla fame e alle qualità di questi ragazzi per affrontare la prima parte di campionato. Il club, infatti, ieri ha trascorso (all’hotel Gallia di Milano) l’ultima giornata di calciomercato con tutte le proprie entrate desiderate già completate.

Saluto Sono, invece, stati fatti uscire quei giocatori totalmente fuori dal progetto tecnico. Il marocchino (1998) Ayoub Abou arrivato la scorsa estate “dagli ambienti” del Real Madrid (per lui 0 minuti e il doveroso precedente prestito invernale in Bulgaria) e il liberiano Mark Pabai (2000) che la Spal aveva prelevato dallo Zwolle (Olanda) nella speranza – alquanto utopica – che potesse diventare il nuovo Dumfries. Per lui, solo 12 minuti a Lecce nell’unica presenza raccolta prima del provino (anche questo non convincente) che aveva sostenuto un mese fa con l’Emmen. Entrambi salutano la Spal dopo la risoluzione contrattuale (non ancora ufficiale per Abou) che permetterà loro di accasarsi dove meglio crederanno (Pabai, in particolare, finirà ancora in Olanda ma nella seconda serie “Eerste Divise”). La Spal ha infine prestato il difensore del 2002 Steve Nador al Montevarchi: su di lui c’erano anche Carrarese e Gelbison.

Nel mentre si segnala la firma sul primo contratto da professionista per il terzino polacco David Bugaj (2004).l

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