La Spal affila le armi
La pausa sarà utile a mister Venturato per dare più stabilità L’attacco finora è stato competitivo, va trovata compattezza dietro
i Alessio Duatti
Ferrara Consapevolezza e onestà, fanno parte del momento Spal. La sosta del campionato accentua pensieri e riflessioni che nell’ambiente ricorrono sempre con maggior frequenza, quasi all’unanimità. La percezione che questa squadra possa far cose ancor più importanti rispetto a quelle già più che discrete viste nelle prime 6 giornate è abbastanza chiara ed evidente. Così come la necessità di trovare il corretto equilibrio tra le fasi di gioco e nell’intera proposta calcistica, a oggi non del tutto completa. E’ una Spal che crea molto e che concede altrettanto.
Sintesi L’ultimo 3-3 sul campo del Como ha praticamente riassunto l’avvio del percorso estense. Nel quale i biancazzurri hanno sempre trovato la via del gol e che nelle due circostanze in cui hanno tenuto la porta inviolata (Cagliari e Venezia) sono stati onestamente baciati anche da una buona dose di fortuna. Che nel calcio non fa mai male, ci mancherebbe. Anzi, magari è un bel segnale in vista del cammino e delle nuove stelle da seguire per arrivare alla meta.
Concetti Ma chi lavora sul campo e fuori dal rettangolo verde preparando le partite e curandone i dettagli, non può di certo aggrapparsi al destino e deve tentare di migliorare i concetti pratici. Per questo, Roberto Venturato, anche durante le amichevoli di metà settimana (e in ogni singola sessione di allenamento) bada al sodo, osservando quasi sempre i suoi ragazzi senza palla per valutarne il posizionamento preventivo. Esser sempre pronti a offendere e a difendere, insomma. Tutto passa da lì, non c’è altra strada. O meglio, ci sarebbe la cosiddetta via dei singoli. Calciatori che in ogni reparto possono crescere e aumentare la percentuale verso l’alto di attendibilità di questa Spal.
Alfonso e Meccariello, dall’alto della loro esperienza, hanno di certo già dimenticato il pomeriggio lariano e si sono proiettati verso i pericoli che sabato il Genoa porterà al “Mazza”. Dove se Tripaldelli non ce la dovesse fare, scenderà in campo Celia a completare quel reparto arretrato con Dickmann garante della sua corsia di destra. Che dire poi su Proia e Valzania: l’all-in di Venturato nella zona nevralgica è chiaro, e solo il passare delle settimane potrà far cogliere al tecnico altri frutti tramite i suoi fedelissimi. Piazzati nella linea che separa Esposito e Maistro e dove il jolly Zanellato può ritagliarsi quel giusto spazio da equilibratore (a proposito…) qual è.
Pablito Lo sblocco offensivo di Moncini è la miglior nota d’accompagnamento allo scatenato La Mantia, già in corsa per il “Pablito” per iscriversi all’albo dei vincitori dove per ora figura il nome di Massimo Coda. Pericolo numero uno del Genoa, tanto per restare focalizzati – con equilibrio – sulla prossima questione.l