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Alfonso e la voglia di riscatto nella Spal che va a Brescia

Alfonso e la voglia di riscatto nella Spal che va a Brescia

Domani al “Rigamonti” test insidioso per i biancazzurri di De Rossi. Per il portiere sarà l’occasione migliore per cancellare gli ultimi “nei”

26 novembre 2022
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Ferrara Numero 1 biancazzurro, scelto come titolare del ruolo anche da Daniele De Rossi, recentemente protagonista di un insolito negativo pomeriggio di calcio (quello col Benevento, prima della sosta di metà mese). Insolito, perché Alfonso – a parte a Como – nelle restanti circostanze in cui è stato chiamato in causa è sempre stato un plus per il gruppo Spal. Spesso tra i migliori, attento e provvidenziale. C’è da immaginare che anche in lui non mancherà la cosiddetta voglia di rivalsa rispetto all’ultima prestazione. Dimenticarla, cancellarla e aggiornare il ricordo positivo in un luogo non banale che lo rivedrà nuovamente in campo (nell’1-1 del 25 aprile scorso aveva giocato Thiam).

A Brescia Dentro a quel “Rigamonti” di Brescia che non sarà stato propriamente la casa della sua carriera (il passato a Cittadella ha numeri ben diversi) ma che rimarrà per sempre una tappa indelebile per quelle due stagioni vissute con motivi personali ben infilati nel cassetto del percorso. L’estremo difensore padovano era approdato in Lombardia nel campionato cadetto 2018/2019 vinto da titolare del ruolo (1 posto e 30 presenze) con quelle goliardiche feste finali sotto la curva bresciana diventate virali tra gli appassionati della serie B, ma non solo. Quell’anno Alfonso condivise lo spogliatoio con Ndoj, Cistana, Bisoli e col collega Andrenacci: oggi tutte “rondinelle” del presente. L’anno dopo (2019/2020) ecco la serie A, vissuta da “dodicesimo” per la presenza del finlandese Joronen, sotto le guide di Corini, Grosso e Lopez, presenti gli attuali tesserati Aye, Mangraviti e Papetti.

L’esordio in A Quel campionato – terminato con la retrocessione bresciana alla pari della Spal di Semplici e Di Biagio – Alfonso lo ricorderà per sempre come quello del suo esordio nella massima serie, 29 ottobre proprio contro quell’Inter che per lui era stata tappa giovanile. Si registrarono altre presenze contro Lecce, Sassuolo e Juventus, ma nulla di più. Nel frattempo, il portiere si è raccontato al primo episodio di “Fuoricampo”, uno degli speciali prodotti dal club di via Copparo con curiosità e aneddoti sui protagonisti biancazzurri. Alfonso ha raccontato come la passione per il calcio gli sia stata tramandata dal padre, spiegando di esser partito idealmente come centrocampista in maglia 5 nelle scuole calcio, poi spostato in porta per volontà del mister che era il postino del paese. Alfonso ha anche parlato del suo arrivo nei grandi palcoscenici del calcio non proprio in giovane età, definendolo un valore personale conquistato sul campo.

«La Spal – parole di Alfonso, fresco del rinnovo contrattuale fino al 30 giugno 2024 – è un punto di arrivo e per come mi trovo in questa città spero vivamente di finire qui la mia carriera».

Poi il curioso capitolo extra campo, con la passione per la natura e per gli spazi aperti (oltre alle sue zone d’origine in Veneto, il numero 1 spallino si trova a suo agio anche nel verde limitrofo a Ferrara, oppure al Lidi): «Giocare a calcio – racconta il portiere – non mi ha ancora permesso di viaggiare come avrei voluto, per vedere più parti del mondo a partire dalle capitali europee che tengo tutte segnate nella mia mappa posizionata vicino alle foto di famiglia. Ho sempre il desiderio di immergermi nelle culture altrui, magari quando smetterò lo farò in camper come ho sempre sognato».

Ferrara e le passioni Infine, la famosa passione per le Vespe d’epoca, già raccontata alla Nuova Ferrara a pochi mesi dall’approdo in via Copparo per volere dell’ex tecnico Roberto Venturato che ben lo conosceva dai tempi di Cittadella: «Sì – ammette Alfonso – ho questa passione, che si unisce a quella delle auto storiche, ma anche del vintage in generale. Dai film, alla musica che prediligo italiana, oppure all’abbigliamento». Simpatica, infine, la chiacchierata con Michele Caviato, presidente del Vespa Club di Occhiobello che è stato coinvolto dalla Spal per questo speciale approfondimento. l

Alessio Duatti

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