Brescia La Spal crolla al “Rigamonti” di Brescia sotto i colpi dell’ex Clotet, mostrando tutti i suoi limiti generali ma sopratutto un approccio iniziale alquanto moscio che alla fine è risultato decisivo. Atteggiamento poco accettabile, in particolare per i quasi 400 sostenitori estensi che hanno dedicato la propria domenica alla deludente spedizione in Lombardia. «Rispetto alla partita col Benevento – dice mister Daniele De Rossi al termine dei 90 minuti – non siamo peggiorati. Sulle scelte di formazione dico che Rauti ad esempio ha fatto una buona partita. In questo momento negli ultimi 20 metri devo aiutare la squadra a trovare le scelte migliori. Nel primo tempo siamo arrivati tanto vicino all’area avversaria ma siamo risultati troppo poco pericolosi. Il 70% del possesso palla a favore della Spal? È un numero – risponde il mister – che dà l’idea di quanto gioco abbiamo provato a macinare. Ma il possesso interessa il giusto perché bisogna vedere cosa ci fai e quanto tiri. Oppure anche guardare cosa ci fa l’avversario col 30% e abbiamo visto che si possono perdere le partite. Credo – aggiunge De Rossi – che il Brescia abbia anche deciso di lasciarci il pallino del gioco, come fa spesso con i suoi avversari in maniera studiata e preparata. Ci aspettavamo esattamente questo, a differenza di altre occasioni nelle quali gli avversari avevano tentato di sorprenderci con qualcosa di differente. Noi dobbiamo migliorare sui duelli, sulle seconde palle e su quelle sporche». E ancora il pensiero del tecnico spallino: «Nel secondo tempo dal punto di vista dell’intensità, anche emotiva, e delle giocate è stata fatta una buona partita. Prima eravamo stati meno arrembanti, e questo mi dispiace. Quando giocavo mi dava fastidio leggere dell’allenatore che parlava di “gol fatti da soli” o di “episodi”: il primo subito diciamo che è un po’ grave, perché Ndoj è partito dalla nostra panchina. Ai miei ragazzi dico sempre grazie per il cuore e per la professionalità che mettono dando l’anima, poi è ovvio che bisogna fare meglio ma se loro danno tutto mi prendo io la colpa». De Rossi, incalzato sul tema serie B, amplia l’analisi: «È un campionato particolare, quando parliamo di prime 8 della classifica non per forza citiamo le più blasonate visto che diverse sono nella nostra zona. Partite come questa se ne affrontano sempre. A mio avviso, fare a pallonate non si raggiunge niente: dobbiamo portare avanti la nostra idea, ma con più pericolosità messa nell’ultimo spicchio di campo». Infine un flash su Viviani, il grande ex di giornata, a lui ben noto perché cresciuto nel vivaio della Roma con tanto di esordio per mano di Luis Enrique: «È un ragazzo che sin da giovane ha mostrato un qualcosa di diverso da tutti. Qualità nel palleggio e nelle giocate di alto livello. Purtroppo la sua carriera ha conosciuto tanti stop per guai fisici altrimenti avrebbe giocato sempre una categoria sopra. È un bravo ragazzo, penso possa ancora dare tanto al calcio, gli auguro le migliori cose». l © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

Brescia La Spal crolla al “Rigamonti” di Brescia sotto i colpi dell’ex Clotet, mostrando tutti i suoi limiti generali ma sopratutto un approccio iniziale alquanto moscio che alla fine è risultato decisivo. Atteggiamento poco accettabile, in particolare per i quasi 400 sostenitori estensi che hanno dedicato la propria domenica alla deludente spedizione in Lombardia. «Rispetto alla partita...

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Calcio serie B

Dopo la sconfitta il mister però ammette: "Bisogna migliorare l'incisività"

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Mister De Rossi a Brescia

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