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Il presidente Tacopina: «Tifosi della Spal, don’t worry!»

Alessio Duatti
Il presidente Tacopina: «Tifosi della Spal, don’t worry!»

Il presidente rivendica il valore dell’operazione Fetfatzidis: «Fortissimo». Poi difende La Mantia: «Gran giocatore e uomo». E ammette: «Amo Pepito»

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Ferrara È una sorta di «Don’t Worry!» esclamato a gran voce, quello con cui il presidente Joe Tacopina risponde alle preoccupazioni dell’ambiente esterno sulla sessione di calciomercato in corso. Lo ha fatto ieri, incontrando i giornalisti.

Un presidente come sempre senza freni e che ha subito rimarcato il valore dell’operato societario: «Non condivido queste paure - dice -, qui stiamo facendo calcio reale. Con uomini, giocatori e soldi veri. Non si tratta di Fantacalcio o di Playstation. Invito tutti a essere lucidi e calmi nelle valutazioni. Ricordo i 23 milioni spesi, cifra che mai si era sentita nel passato di questa società. Poi sentir dire “solo Fetfatzidis” è molto riduttivo: è un giocatore fortissimo per la serie B, la sua esperienza parla chiaro e ha caratteristiche ideali per noi. Generalmente - prosegue Tacopina - non vedo grandi colpi di mercato da nessuna parte. La Spal è attiva, i nostri target li abbiamo identificati, per cui sono tranquillo e allo stesso tempo fiducioso su quanto abbiamo già fatto e su cosa vorremmo fare. Non prenderemo giocatori solo per allungare la rosa».

Società al lavoro per accontentare mister De Rossi: «Daniele non ci ha fatto nomi specifici - spiega il “pres” - ma ci ha parlato chiaramente di caratteristiche da inserire nel suo modulo di gioco, cioè il 3-4-2-1. Ogni giorno ci confrontiamo, anche assieme alla parte tecnica della società, con il direttore Lupo. Il mercato di gennaio è insidioso, per cui occorre attendere le condizioni migliori per intervenire. Non è automatico che a un’uscita corrisponda un’entrata. E sul discorso giovani non si deve avere paura. Solo in Italia si ragiona così, mentre società come Liverpool e Dortmund mostrano altre idee. Vogliamo essere diversi anche noi, perché sappiamo quanto il settore giovanile sia un nostro punto di forza. Stiamo vedendo all’opera Prati, ad esempio».

Poi, Tacopina sul ritorno di Pepito Rossi: «Inutile stare a spendere tante parole: sono calcisticamente innamorato di lui. Le sue qualità non si discutono, è uno dei migliori al mondo, nonostante sia stato molto sfortunato in carriera. La decisione finale sul suo tesseramento spetterà al mister e allo staff tecnico. Ci siamo dati 7/10 giorni per valutare al meglio le sue condizioni e capire se potrà dare un reale contributo fattivo alla causa della Spal».

Ancora, sull’ingarbugliata vicenda che ruota attorno a La Mantia: «È un nostro giocatore. Forte, uno dei migliori e abbiamo visto a Reggio Calabria come sia stato capace nel dare linfa e contributo dopo il suo ingresso. Non è un mistero che non sia soddisfatto dell’attuale momento, ma questo non mette in discussione il valore tecnico e umano della persona. Poi, le decisioni sul suo impiego spettano al mister e al suo staff. Insieme ne discuteremo, per il bene di tutte le parti coinvolte».

Con il presidente, successivamente, è stato fatto un punto della situazione sulla stagione e su alcune sfumature in particolare: «Indietro nel tempo non ci si può tornare - premette Tacopina - ma se potessi fare un piccolo rewind farei ricominciare la stagione con l’attuale allenatore, perché vediamo tutti un rapporto comunicativo diverso con la squadra. Le mie ambizioni sono sempre quelle d’inizio anno. Ci sono ancora tante partite. Il calcio è divertente anche per questo, penso che nessuno avrebbe immaginato di tornare da Reggio Calabria con 3 punti. Non stiamo facendo una gara a sprint, ma una maratona e i conti si fanno alla fine. Con De Rossi - aggiunge Joe - si è vista una crescita, anche perché i ragazzi per lui si butterebbero nel fuoco. In questo momento lo spogliatoio è il punto di forza. Caratterialmente questo gruppo è fenomenale. Ci sono serenità, armonia e unione d’intenti».

Infine, un po’ di extra campo, per capire lo stato di salute della società dopo un anno e mezzo di presidenza a stelle e strisce: «A breve presenteremo il nuovo direttore commerciale, arrivato per accrescere l’area dei ricavi. Molti obiettivi economici sono stati raggiunti, ma la situazione non era facile e abbiamo speso più di quanto preventivato. Il progetto si è sviluppato a 360 gradi, ricordo anche l’acquisizione dei terreni di Malborghetto e la costruzione del nuovo convitto. L’obiettivo è continuare a investire, ma verso un modello di sostenibilità più responsabile e rivolta al futuro».l