Spal, primo giorno di Oddo sotto il cielo di Ferrara
E Nainggolan rientra subito da Cagliari per allenarsi
Ferrara Il cuore della città di Ferrara si può raggiungere direttamente da Milano in meno di 3 orette di macchina. E così, Massimo Oddo a bordo del suo mezzo privato, una volta capito di poter diventare il nuovo condottiero della panchina della Spal, si è immediatamente fiondato in città, dove, di comune accordo con la società, ha deciso che nel suo “day 1” biancazzurro ci potesse esser posto per quell’allenamento che teoricamente non si sarebbe dovuto tenere, in quanto era stato fissato un giorno di riposo dopo le due sedute di scarico condotte dal già sfiduciato Daniele De Rossi.
Sta di fatto che ieri pomeriggio Oddo ha conosciuto una Ferrara soleggiata, priva di umidità e decisamente meno fredda che nell’ultimo periodo. Si è così recato assieme ai suoi uomini di fiducia al “G.B. Fabbri”, dove, tra le 10 e le 11 del mattino, ha visitato le strutture, i campi d’allenamento e fatto conoscenza con gli uffici e i volti del club a lui non ancora conosciuti, quindi esclusa la nota “colonia” di pescaresi e abruzzesi, che rappresentano il board tecnico capeggiato da Fabio Lupo. Proprio a braccetto del responsabile tecnico del club, la cui stima e conoscenza reciproca è da sempre altissima, l’ex terzino destro di Lazio, Milan e Nazionale ha siglato il suo nuovo contratto, per poi recarsi nella bomboniera biancazzurra di corso Piave per scattare le foto di accompagnamento alla comunicazione ufficiale del suo ingaggio proprio ai piedi della Ovest.
Volto serio, giacca blu con sotto un dolcevita del medesimo colore e jeans casual. Solitamente anche durante le partite il neo allenatore spallino non è solito indossare tute, ma preferisce un abbigliamento maggiormente elegante: un dettaglio che si potrà scoprire direttamente sabato pomeriggio, quando al “Mazza” andrà in scena il battesimo di fuoco nello scontro salvezza contro il Como. Partita da non sbagliare per nessun motivo. Perché una partenza positiva farebbe soltanto bene alla classifica e all’ambiente in generale. Al contrario – contro un Como che arriverà con diverse assenze –, se nemmeno la classica scintilla della prima dopo un cambio d’allenatore darà un effetto immediato, le cose potrebbero essere già fastidiosamente in salita anche per la nuova guida, visto che poi il calendario proporrà le quasi proibitive sfide alle prime due della classe, che con ogni probabilità a fine stagione festeggeranno il ritorno diretto in serie A.
È comunque il caso di porre un minimo di fiducia e speranza, nonostante ieri l’aria nel quartier generale spallino fosse piuttosto tirata. Come i volti incrociati sia tra i dirigenti che tra i giocatori: giusto e normale che sia così, dopo la pesantissima sconfitta patita nello scontro diretto a Venezia. Insomma, i motivi per sorrisi o risate spassionate al momento non esistono, chissà che non possano tornare con l’arrivo di nuove prestazioni convincenti o, almeno, di risultati.
Oddo dovrà provarci e al momento merita la fiducia e la spinta di tutti. Ieri ha avuto a disposizione tutto il gruppo (tranne Arena, in permesso per un esame universitario), riunito a colloquio con il tecnico prima negli spogliatoi e poi in campo, nella classica posizione di cerchio per apprendere le direttive riferite alla prima seduta. Stamattina è previsto un nuovo momento di lavoro, mentre domani dovrebbe esserci anche la presentazione ufficiale del neo allenatore alla presenza del presidente Tacopina (ieri ancora a Milano, e di ritorno a Ferrara soltanto oggi).
Intanto nei suoi primi passi spallini, Massimo Oddo è stato più volte vicino a Radja Nainggolan, uno degli osservati speciali di questa strana situazione post DDR. E proprio dal belga è arrivato un gran bel segnale, che pensiamo sia più che doveroso sottolineare. Il ragazzo lunedì sera si trovava a Cagliari da moglie e figlie, visto che – come detto – ieri la squadra non si sarebbe dovuta allenare. Una volta cambiato programma, il club ha chiamato il “Ninja”, dicendogli che, considerata la distanza e la difficoltà logistica, sarebbe potuto rimanere in Sardegna con un permesso accordato, per poi tornare operativo da oggi. Nainggolan, però, ha voluto rientrare immediatamente a Ferrara e lavorare con il resto dei compagni, senza perdersi il primo allenamento di Oddo. Il classe 1988 resta una risorsa professionale che la Spal spera di poter sfruttare al meglio per portare a casa il bombolone d’ossigeno che garantirebbe la tanto desiderata salvezza.
Nel frattempo il lavoro dei tre portieri (Alfonso, Brazao e Pomini) è toccato in maniera esclusiva ad Andrea Brunello – uno dei professionisti interni alla società – che da anni ha sempre lavorato con gli estremi difensori sia del vivaio che della prima squadra al fianco dei rispettivi primi preparatori di ciascuno degli staff passati da qui. È infatti in corso una valutazione sulla posizione di Antonio Chimenti, tornato a Ferrara per volere di De Rossi (in molti ricorderanno l’ex portiere anche della Juve ai tempi di Di Biagio) ma che nella comunicazione di cessazione dell’incarico del precedente staff non è stato menzionato: vedremo se rimarrà operativo. l
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