Ferrara Massimo Oddo si accorge di aver fatto ritardare la sua presentazione di 5 minuti e chiede scusa a tutti i presenti nella sala stampa dello stadio “Paolo Mazza”, rimarcando l’importanza della puntualit&agrave;. Il punto dell’educazione nel proprio biglietto da visita c’&egrave; ed &egrave; accompagnato dalle buone intenzioni. Elencate senza proclami, senza voli pindarici e riassunte nel voler salvare la Spal, in un modo o nell’altro. Badando pi&ugrave; al sodo, al concreto, che all’ideologia di un calcio bello. Forse perch&eacute; anche il tempo a disposizione non &egrave; molto, anzi, &egrave; pressoch&eacute; nullo, almeno quello in vista della sua prima contro il Como. &laquo;Innanzi tutto ringrazio la propriet&agrave; e la dirigenza – dice il neo tecnico dei biancazzurri – perch&eacute; hanno scelto me, anche se c’erano tanti altri allenatori sul mercato. Di questo sono felice e orgoglioso. L’unica promessa che mi sento di fare, &egrave; che dar&ograve; il massimo dell’impegno. Spal scelta ponderata? Credo fortemente in quest’opportunit&agrave;: in passato ho preso qualche decisione affrettata, ora mi sento pi&ugrave; maturo e sono pronto a dare tutte le mie energie al 100%&raquo;. I ricordi Oddo ha smentito di esser stato vicino alla Spal anche lo scorso ottobre, durante le ore di riflessione su Venturato, ricordando poi un aneddoto della sua carriera: &laquo;Ricordo di aver conosciuto il “Mazza” ai tempi della serie C, quando giocavo nel Fiorenzuola. Mi viene in mente lo stadio con tanta gente, la curva piena come in serie A, che trasmetteva una grande spinta ai propri colori. So che anche adesso &egrave; cos&igrave; e penso che questo sia un punto di partenza importante, nonch&eacute; un grande stimolo. Penso che qui si possa fare un bel lavoro e sono convinto che questa squadra potr&agrave; togliersi dalla situazione in cui &egrave; adesso&raquo;. Via, dunque, al compito di risollevare le sorti della beneamata: &laquo;So che non devo rendere la Spal perfetta – spiega Oddo – ma devo limarne il pi&ugrave; possibile i suoi difetti. Ci prover&ograve; con le mie idee, tentando di mettere nelle migliori condizioni ogni singolo giocatore affinch&eacute; possa rendere al massimo. Non esiste “il calcio di Oddo”, esiste solo “il calcio della Spal fatto con i giocatori che ha”: io devo farli rendere al massimo partendo dalla testa, che poi pu&ograve; far esprimere le qualit&agrave;&raquo;. Superando quel po’ di depressione dovuta alle sconfitte, gi&agrave; in parte rimossa dall’arrivo del nuovo trainer, quell’immancabile “scossa” quando c’&egrave; il cambio in panchina: &laquo;Il gruppo – prosegue Oddo – l’ho trovato in salute, fisicamente sta bene, poi &egrave; ovvio che il morale non sia alle stelle, visto che il secondo cambio di allenatore impone ai calciatori stessi di farsi qualche domanda: lo so bene, perch&eacute; sono stato calciatore anche io. Vi garantisco che non c’&egrave; nessuna spaccatura nello spogliatoio, i problemi da risolvere ci sono e non ne vogliamo altri, quindi semmai dovessi percepire qualche fastidio, sareste i primi a saperlo, perch&eacute; qualcuno finirebbe fuori rosa&raquo;, e si volta a cercare nel direttore Lupo un cenno di condivisione, che arriva subito. Poi, su De Rossi e sull’eredit&agrave; da lui lasciata: &laquo;Daniele mi ha parlato della seriet&agrave; e della professionalit&agrave; di questi ragazzi. Nei giorni scorsi ci siamo sentiti, senza alcun problema. Lo ritengo un amico, che ho sempre stimato. Ho ritenuto quindi opportuno chiamarlo, perch&eacute; quando ci si conosce di persona queste possono esser situazioni antipatiche, e lo so perch&eacute; in passato ho vissuto la situazione in cui si &egrave; appena trovato lui. So anche bene che la crescita di un allenatore passa attraverso errori, delusioni e fallimenti, perch&eacute; quando si vince si pensa gi&agrave; di esser forti&raquo;. Il Ninja Capitolo Nainggolan, a disposizione del tecnico pescarese sin dal primo giorno, nonostante marted&igrave; la squadra dovesse essere a riposo e il Ninja ne avesse approfittato per far visita alla famiglia a Cagliari. Permesso precedentemente accordato e che gli sarebbe stato mantenuto, viste le difficolt&agrave; logistiche, invece Radja &egrave; salito sul primo aereo per rientrare ed aggregarsi ai compagni agli ordini del nuovo tecnico: &laquo;Un bel segnale? Sarebbe stato strano il contrario – sorride il mister –, ma s&igrave;, sicuramente &egrave; stato positivo e comunque non avevo dubbi in merito, ha dato l’esempio. &Egrave; un giocatore estremamente carismatico, un professionista serio, da sempre un trascinatore e non avevo remore sul fatto che si mettesse subito a disposizione, dando una mano ai compagni e calandosi nella realt&agrave;&raquo;. Maistro e Zanellato sono gli unici giocatori che Oddo in carriera ha gi&agrave; avuto la possibilit&agrave; di allenare, tra Pescara e Crotone: &laquo;S&igrave;, poi a parte qualche giovane, che sto conoscendo meglio ora, il resto dei giocatori mi sono assolutamente noti. In televisione ho visto diverse partite della Spal di quest’anno, allo stadio soltanto una, quella ad Ascoli alla seconda giornata, perch&eacute; ero in zona, a Pescara per le vacanze estive. Allenamenti a porte aperte? Non ci sarebbe alcun problema – conclude il tecnico – fatta eccezione per quelli dove si provano schemi specifici e cose in preparazione alla partita&raquo;. Segreti E qui arriviamo, appunto, alle specifiche questioni tecniche, che il mister liquida per&ograve; in due battute: &laquo;Il modulo? Le due punte? Pi&ugrave; offensivo o pi&ugrave; conservativo? Almeno per la prima partita, non diamo dei piccoli vantaggi agli avversari: sono cose che si scopriranno in campo&raquo;. Figuriamoci, poi, se svela gli interpreti: ma ci sta.l &copy; RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

Ferrara Massimo Oddo si accorge di aver fatto ritardare la sua presentazione di 5 minuti e chiede scusa a tutti i presenti nella sala stampa dello stadio “Paolo Mazza”, rimarcando l’importanza della puntualit&agrave;. Il punto dell’educazione nel proprio biglietto da visita c’&egrave; ed &egrave; accompagnato dalle buone intenzioni. Elencate senza proclami, senza voli pindarici e riassu...

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Il nuovo allenatore presentato ai media e atteso da una missione delicata: «Non sarà un gioco perfetto, ma devo valorizzare chi c’è e fare punti»

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