Ferrara, Dalle Mura fra ritiro e tifosi: «Bella carica, si deve dare di più»
Il giovane difensore spallino parla in vista della sfida decisiva con la Ternana
Ferrara Christian Dalle Mura è alla Spal in prestito secco dalla Fiorentina (che ne osserva interessata la crescita), ma in questo momento è focalizzato al 100% sull’obiettivo biancazzurro. Perché se da un lato è vero che la giovane età (2002) e le prime volte in serie B (quest’anno ha raccolto ben 22 gettoni, di cui 15 da titolare) sono una sorta di personale palestra formativa per il futuro, dall’altro c’è anche l’orgoglio nel voler evitare la seconda retrocessione sul campo, dopo quella vissuta nella seconda parte dello scorso anno in quel di Pordenone. «Sabato contro la Ternana – dice Dalle Mura – sarà una partita fondamentale, così come poi lo saranno le successive. Stiamo cercando di compattarci sempre di più, di unire maggiormente il gruppo con l’obiettivo di fare il bene della Spal e quindi di raccogliere i punti. La situazione del ritiro è stata accolta positivamente: occorre rimanere focalizzati e pensare solo al nostro obiettivo. Ci sentiamo in dovere di fare qualcosa in più, stiamo solo pensando a questo e credo che daremo il massimo per riuscirci. La classifica è un peso o una motivazione? E’ semplicemente la traduzione che bisogna fare qualcosa in più. Le ultime sconfitte e i gol subiti ci hanno fatto arrabbiare perché le partite erano state preparate nel miglior modo possibile, ma ora dobbiamo voltare pagina e pensare alla prossima dando il meglio di noi».
Poi sul recente incontro con i rappresentanti della tifoseria organizzata: «Ci hanno dato una bella carica – spiega il numero “4” di casa Spal -, durante l’anno ci sono sempre stati vicini, non mollano mai, dobbiamo fare assolutamente bene anche per loro. Abbiamo la fortuna di avere una Curva Ovest che ci ha seguito sempre in gran numero anche in trasferte impensabili. La gente ci tifa e ci stima, lo sappiamo, quindi noi dobbiamo fare qualcosa in più».
Dalle Mura – che in passato aveva avuto maggiori esperienze con la difesa “a quattro” – quest’anno si è dilettato come centrale di sinistra in tale sistema, oppure come braccio mancino nella proposta “a tre”, in particolar modo sotto la gestione De Rossi: «Qualcosa cambia, a volte dipende dalla preparazione della partita in base all’avversaria o al risultato di essa in corso, ma la cosa fondamentale è sempre avere l’approccio giusto con uno o con l’altro grosso sistema di gioco. Meccariello la guida? Sì assolutamente – dice “Dalle” –, dietro siamo tanti giovani e la sua esperienza ci dà tranquillità. È un leader, si fa sentire molto sia dentro che fuori dal campo per cui è una grande fortuna avere una figura come lui. Quest’anno ho imparato tante cose, ho avuto la fortuna di giocare abbastanza e di poter crescere».
Qui Ternana Nel frattempo, anche a Terni si sono aperti i microfoni in avvicinamento al match, con mister Cristiano Lucarelli già protagonista in conferenza stampa: «Affrontiamo un’avversaria che cerca punti salvezza. Vorrei che non ingannasse la posizione della Spal. Ricordo che all'andata, nel secondo tempo, ci avevano messo in difficoltà, quindi non bisogna pensare che si va a giocare contro l’ultima. La classifica, poi, dice che nelle ultime sei posizioni ci sono squadre che avevano obiettivi completamente diversi ed è la dimostrazione che la serie B è un campionato bello e maledetto. Ci possono essere annate che possono diventare, per tanti motivi, il contrario di come erano state pensate».
E, ancora, Lucarelli: «Bisognerà essere bravi a non creare presupposti che facciano andare in fiducia fin dalle prime battute la Spal. Dovremo fare una gara attenta. Solitamente quest’anno chi ha avuto più resistenza e forza mentale ha poi vinto. Nainggolan? Giocatore fortissimo – risponde il mister degli umbri –, faceva la differenza in A pensiamo in B. Non avrà 95 minuti d'intensità, ma gliene possono bastare anche solo 25 per metterti in difficoltà. Non pensiamo ad alcuna contromisura tattica perché abbiamo determinate caratteristiche. Al massimo gli si metterà uno a uomo». l