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Ferrara, il ritorno di tanti giovani: la palla ora passa alla Spal

Alessio Duatti
Ferrara, il ritorno di tanti giovani: la palla ora passa alla Spal

In tutti i reparti rientrano i giocatori dati in prestito per fare esperienza. Adesso serve un progetto tecnico e valutare chi merita di essere inserito

01 giugno 2023
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i Alessio Duatti

Ferrara Non appena si potrà, occorrerà fare un punto della situazione sui ragazzi che la Spal quest’anno ha mandato in prestito per mettere nelle gambe (o nelle mani) minuti, esperienza e bagaglio d’utilità da porre nel caso di un eventuale ritorno alla casa madre. Tenendo in considerazione i prestati fino all’anno di nascita 2002 – visto che ce ne sarebbero poi anche di più giovani, in particolar modo riferiti al vivaio – notiamo ben 9 elementi, ma a quanto pare soltanto 3 o 4 di questi potranno far comodo o comunque rimanere in pianta stabile nel prossimo progetto di serie C. Ecco, anche loro, così come tanti altri, attendono le mosse della società. Se non altro, perché, come andremo a vedere, ci sono diverse situazioni contrattuali in esaurimento e decisioni in merito andranno prese: un esempio analogo, tuttavia fuori da questo contesto, è quello dell’estone Tunjov. Procuratori e addetti ai lavori fremono.

Portieri Discorso ampio, già affrontato caso per caso in un precedente bilancio comprensivo anche dei profili più esperti di casa Spal. Sta di fatto che è la tematica capace di toccare maggiormente il discorso prestiti e futura utilità.

In primis c’è Demba Thiam, andato a giocarsi da gennaio le proprie possibilità come titolare al Foggia, recentemente impegnato nel playoff di fine stagione, ma con una squalifica (beffa) subita per aver reagito alla tifoseria del Cerignola, dopo aver ricevuto offese di stampo razzista. Il senegalese classe 1998 ha un contratto con la Spal fino al giugno 2025.

L’esperienza esterna di Cesare Galeotti, invece, è sintetizzabile come via di mezzo. Perché a Rimini, nella terza categoria nazionale, il dualismo con Zaccagno gli ha tolto le metà delle possibili presenze, ma quando il 2002 spallino ha giocato si è ben comportato. E dopo l’esperienza dell’anno scorso alla Pergolettese, ora sarà tempo di bilanci e scelte in casa Spal sul suo futuro “da grande”.

Così come per Marco Meneghetti (2001), tuttavia ancora non protagonista in quel di Gubbio, sempre in serie C. Lui ha il contratto in scadenza: saluterà definitivamente l’ambiente o potrà rimanere come riserva (terzo portiere), per sfruttare il suo status di prodotto cresciuto nel vivaio di via Copparo?

Difensori La sfortuna continua a incaponirsi su Niccolò Bellucci, il 2001 arrivato la scorsa estate dal Teramo (in Abruzzo si era rotto il crociato). Quest’anno all’Alessandria (siamo ancora in C) il 21enne non ha giocato quasi mai a causa di acciacchi muscolari, ma ha avuto la soddisfazione di tornare in campo nel playout contro il San Donato Tavarnelle, che ha significato la salvezza dei piemontesi. In essere c’è un contratto con la Spal ancora lungo un anno.

Occhi apertissimi, invece, su Steven Nador (classe 2002, 21 anni fra tre settamene) che all’Aquila Montevarchi (retrocesso in serie D) si è portato a casa 29 presenze e un’annata da titolare, che ha prodotto anche soddisfazioni in Nazionale per il ragazzo togolese. Impiegato in difesa, certo, ma anche come diga di centrocampo. Sarà interessante valutarne la presenza durante il ritiro estivo.

Come fatto lo scorso anno con Moustapha Yabre, che tuttavia poi si è perso tra Fiorenzuola e Recanatese (anche se nelle Marche ha visto il campo con maggiore frequenza) e il suo profilo pare non esser più adeguato alle esigenze mancine della Spal.

Dal regista in su Federico Zanchetta, figlio d’arte classe 2002, prometteva un gran bene ai tempi della Primavera spallina. Dopo Lucca, ecco l’annata a Olbia, che non lo ha però visto protagonista. Anche il suo accordo professionale con la Spal, in scadenza, necessita di una schiarita da fine stagione.

Poi, sul fronte offensivo, diciamolo subito: Ludovico D’Orazio e Teun Wilke Braams non hanno fatto bene, ma almeno il primo dovrà essere tenuto in considerazione per la serie C. Soprattutto se la squadra sarà focalizzata su una proposta d’attacco con esterni di ruolo. D’Orazio (classe 2000) lo ricordiamo l’anno scorso come prospetto interessante, ma altrettanto acerbo. Il ragazzo nato a Roma ha provato il ritorno nella Feralpisalò durante la prima parte della stagione (si ricordano anche 2 reti nella squadra vincitrice del girone A), ma senza una continuità di rilievo. Ecco, quindi, il trasferimento a Mantova, ma nemmeno lì ha trovato troppo spazio, chiudendo la stagione con la retrocessione in serie D dei virgiliani.

Il messicano Wilke, invece, ha provato a giocarsi le sue carte in Belgio, precisamente al Cercle Brugge. Nella già modesta Jupiler Pro League (la serie A belga) non ha trovato spazio, venendo successivamente aggregato alla giovane compagine del Cercle militante nella quarta serie belga: numeri migliori, ovviamente, ma di pochissimo conforto per la Spal. Che dovrà valutare la sua imminente scadenza contrattuale.

Tante grandi e piccole decisioni che attendono di essere prese con consapevolezza e professionalità, valutazioni che coinvolgono la proprietà e lo staff tecnico: attendono, appunto.l

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