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Spal fra storia, presente e futuro: i protagonisti diventati immortali

Spal fra storia, presente e futuro: i protagonisti diventati immortali

Allenatori e presidenti che nel tempo hanno segnato il cammino del club

18 giugno 2023
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Ferrara Ci sono momenti, fasi di stallo e riflessione, come quello che sta attraversando la Spal da quando è retrocessa in serie C. Tutto o quasi si ferma, si cristallizza, resta sospeso nel limbo, in attesa di una ripartenza . Sono i moneti in cui guardare indietro, alla propria storia, per cercare ispirazione e insegnamento: nel bene e nel male. Il passato viene a raccontarci di successi e fallimenti, vissuti anche dagli stessi artefici, fossero allenatori o dirigenti.

I mister La storia biancazzurra racconta che dal dopoguerra a oggi sulla panchina della Spal si sono avvicendati una settantina di allenatori. Il record di longevità spetta a Giovan Battista Fabbri, che, tra settore giovanile e prima squadra, ha vissuto una decina di stagioni sulla panchina biancazzurra dal 1963 fino al 1993, ovviamente con varie interruzioni. Record di stagioni anche per Serafino Montanari, ben sette: farmacista, ferrarese di Portomaggiore come Paolo Mazza, dapprima giocatore della Spal dal 1945 al 1948, poi allenatore delle giovanili dal 1957 al 1961, infine trainer della prima squadra nel torneo 1961-62, quando subentrò a Luigi Ferrero, e ancora nella disgraziata stagione di serie B 1968-69, quando rilevò Francesco Petagna, poi nelle ultime sette gare fu sostituito da G.B. Fabbri, ma non si riuscì a evitare la retrocessione in C. Petagna approdato alla Spal nel 1964 in serie B dove rilevò G.B. Fabbri, rimase fino alla stagione di B 1968-69. Per ritrovare continuità in panchina bisogna arrivare fino a mister Leonardo Semplici, arrivato a Ferrara a metà della stagione 2014-15 (rilevando Oscar Brevi) e rimase fino al 2020, artefice della fantastica cavalcata dalla C alla A, dove la Spal con lui è rimasta tre stagioni. Cinque stagioni alla guida dei ferraresi anche per Antonio Jannì, dal 1949-50 fino al 1954 con la promozione in A nel torneo 1950-51 con Francesco Petagna.

Cinque stagioni anche per Mario Caciagli, autore di ben due promozioni dalla C alla B nel 1972-73 e nel 1977-78.

Tre soli i mister stranieri in casa biancazzurra, ossia Jozseph Violak, ungherese, nell’immediato dopoguerra, lo spagnolo Luisito Suarez nella stagione 1976-77 culminata con la retrocessione in B e con la Spal che cambiò quattro allenatori, un record, e il catalano Pep Clotet nella stagione di B 2021-22 poi esonerato e sostituito con Venturato.

Degli ex allenatori spallini degli anni Settanta sono ancora viventi Tito Corsi, 86 anni, mister della Spal nella stagione 1969-70, che allenò fino al 1977 per poi dedicarsi alla carriera di direttore sportivo, Luisito Suarez, 89 anni, mito dell’Inter negli anni Sessanta, Ottavio Bianchi, 80 anni, giocatore e allenatore in campo nella stagione 1976-77, e Ugo Tomeazzi, 82 anni, che subentrò a Titta Rota nel torneo di B 1981-82, ma non riuscì a evitare la retrocessione. Tra gli allenatori della Spal nei primi anni Ottanta ancora in vita Gaetano Salvemini, Giancarlo Cella, Giorgio Veneri e Giovanni Galeone. Tra gli ex mister spallini degli anni Ottanta sono scomparsi Luciano Magistrelli nel 2021 a 73 anni, Guancarlo Daniva nel 2016 a 76 anni. Scomparso invece nel 2019 a 67 anni Walter Nicoletti, che aveva guidato la Spal nel 2006.

Al vertice In 78 anni la Spal ha avuto dieci presidenti: Paolo Mazza (1946-1977); Primo Mazzanti (1977-1984); Giorgio Rossatti (1985-86); Francesco Nicolini (1986-88); Albersano Ravani (1989-1990); Giovanni Donigaglia (1991-2002); Lino Di Nardo (2003-2004); Gianfranco Tomasi (2005-2007); Cesare Butelli (2008-2011); Roberto Ranzani, unico ex giocatore della Spal a diventare presidente (2011-2012); Roberto Benasciutti (2012-2013); Walter Mattioli (2013-2020); Joe Tacopina, il primo straniero, dal 2020 ad oggi. In tre entrano nella storia: il presidentissimo Paolo Mazza, ancora oggi fonte d’ispirazione; fra alti e bassi rimane nella storia anche Giovanni Donigaglia, con quel ritorno in serie B che, per quanto un fuoco di paglia, ha fatto sognare; infine Walter Mattioli, per il percorso personale nella scalata a tutte le categorie, fino all’apice delle tre stagioni in serie A. Quanto a longevità, Joe Tacopina promette di entrare nell’élite: ha ancora la possibilità per un ingresso per meriti sportivi.l

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