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Ferrara, Di Carlo vuole aprire un ciclo: «Spal, ti riporterò in alto»

Alessio Duatti
Ferrara, Di Carlo vuole aprire un ciclo: «Spal, ti riporterò in alto»

Sulle avversarie della serie C: «Contro di noi giocheranno al 110%». Sul modulo: «Difesa a 4 e centrocampo a 3. Per l’attacco aspetto i nuovi»

12 luglio 2023
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i Alessio Duatti

Ferrara Vuole aprire un ciclo con la Spal, mister Domenico Di Carlo. L’ha detto a chiare lettere durante la sua prima volta davanti ai microfoni ferraresi: «È un bel giorno – introduce l’allenatore -, credo si possa definire di ripartenza per tutti. Intendo per l’intera società, per tutti i tifosi e per noi che cercheremo di riaccendere l’entusiasmo dell’ambiente. Come? Con volontà, serietà e passione. Io ho sempre immaginato la Spal in un modo: come una squadra che deve essere ambiziosa in ogni categoria. La storia di questo club, della piazza e di questo pubblico parla chiara. Chi lavora qui deve avere valori tecnici, umani ma anche tanta fame. L’allenatore – prosegue Di Carlo – deve essere un esempio di garanzia, ma la Spal deve diventare un unico blocco. L’obiettivo è assolutamente questo. Se ne saremo capaci, allora raggiungeremo grandi risultati».

E ancora sulla scelta: «L’entusiasmo del direttore e del presidente quando mi hanno chiamato è stato convincente. Sento di avere una seria responsabilità, che per me è pane quotidiano. Sono convinto di questa scelta. Diciamo anche che da anni inseguivo questa piazza, ormai la tribuna del “Mazza” la conosco a memoria e conosco anche le persone con cui conversavo quando venivo a vedere le partite (ride; ndr). Quando ho parlato con Tacopina ho cercato di dialogare inizialmente in inglese ma a mio parere l’ho convinto di più quando mi son messo a parlare in italiano».

Arrivare ai risultati, come? «Il gioco è sempre una cosa importante – sottolinea il tecnico di Cassino – , ma devono esserci motivazioni totali. I giocatori devono anche avere la capacità di capire l’allenatore. Bisogna essere imprevedibili davanti e granitici dietro. La serie C, indipendentemente dal girone in cui saremo inseriti, rimane un campionato difficile, la Spal sarà una delle 4/5 squadre da battere e sappiamo quindi che contro di noi tutte daranno il 110%. Dunque prepariamoci caratterialmente ad affrontare costanti battaglie. Ci vorrà pazienza, il percorso sarà lungo ma vogliamo pensare a noi stessi costruendo una mentalità vincente. Il modulo? Partiremo da una difesa a 4 e un centrocampo a 3, poi il mercato ci dirà come giocheremo davanti».

Di Carlo, che oggi pomeriggio dirigerà la prima sgambata in via Copparo, sarà assistito dal suo vice Davide Mezzanotti, dal collaboratore tecnico Martino Sofia, dal rientrante Cristiano Scalabrelli che curerà il lavoro dei portieri e dal preparatore atletico Lorenzio Riela che lavorerà con i già presenti Tonoli e Voltolini. Poi da domenica via al ritiro in Val di Sole, con una rosa tuttavia ancora ricca di giocatori in uscita: «Parlerò con tutti in maniera chiara e diretta – spiega “Mimmo” – , la maglia va sudata e rispettata anche in questa fase dell’anno. Siamo professionisti, alla Spal bisogna andare forte battagliando sempre. Il settore giovanile? Qui è stato fatto un grandissimo lavoro, tra l’altro conosco bene l’allenatore della Primavera (Vito Grieco; ndr) col quale mi confronterò durante l’annata. Sfrutterò il periodo per conoscere i tanti ragazzi, ma senza caricarli di responsabilità. Se uno è bravo gioca: non guardo la carta d’identità».

Discorso che si lega all’ormai imminente annuncio di Antenucci: «Uno come lui non si discute. Grandissimo giocatore, legato alla città, con valori umani e tecnici eccezionali». Chiusura con due ricordi (amari, ma narrati col sorriso): «Qui al “Mazza” mi viene in mente la sconfitta 2-1 quando ero allo Spezia nell’anno in cui la Spal vinse la B, ma ci venne segnato un gol in fuorigioco, poi la più recente sconfitta col Vicenza che mi costò un esonero che tuttavia era già previsto dalla prima giornata». l