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Calcio serie C

AnteSeven, la stoffa del leader. «La Spal? Una scelta di cuore»

di Alessio Duatti
AnteSeven, la stoffa del leader. «La Spal? Una scelta di cuore»

Antenucci: "In questo momento la squadra ha bisogno di me"

14 luglio 2023
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Ferrara «Sono molto felice di essere tornato. Ho scelto Ferrara perché sapevo che in questo momento alla Spal c’era bisogno di me».

Diciamo che è impossibile non farsi venire un brivido da pelle d’oca, davanti a questa frase di Mirco Antenucci. Che ha spiegato così la decisione di ritornare all’ombra del Castello, maturata nell’ultimo mese dopo la beffa subita col Bari nella finale playoff dell’ultima B: «Sì, ci sono state parecchie riflessioni – dice ancora il bomber, molto amato in città – Sono stato combattuto perché a Bari ho lasciato tanti amici, un gruppo fantastico e un luogo meraviglioso ma sapevo che qui sarei tornato in una città che mi ama. Ho veramente deciso soltanto qualche giorno fa. Ci tengo a sottolineare che non mi sento il salvatore della patria. Rientro in punta di piedi cercando di dare il mio 100%, sotto tutti i punti di vista, per dare una mano a tutte le componenti del club. Dalla società, all’allenatore, passando per i giocatori, compresi i più giovani».

“AnteSeven”, dopo aver ringraziato il presidente Joe Tacopina per la calda accoglienza ha proseguito: «La voglia di ripartire del presidente mi ha colpito. Sappiamo che bisognerà fare un bel lavoro creando anzitutto basi come entusiasmo e senso d’appartenenza. Io qui sono già stato, ma quella Spal è stata un’altra era, oggi invece va iniziata una nuova fase. Personalmente mi sento ancora un giocatore, ribadisco di esser tornato in una città che personalmente amo, ma non torno come un’icona o come uno a cui la gente vuole bene. Voglio incidere e aiutare il gruppo a raggiungere gli obiettivi».

Poi su mister Mimmo Di Carlo e sul suo impiego a dispetto della carta d’identità: «Il mister da avversario l’ho incrociato più di una volta, qui ci siamo già parlati chiaramente e abbiamo fatto i primi due allenamenti. Ho avuto modo di conoscerlo, è molto carico, mi ha fatto una bella impressione e sono convinto che insieme si potrà fare un bel lavoro. Come sto? Negli ultimi 4 anni ho fatto 140 partite, direi bene. Sono integro, sennò non avrei mai accettato una sfida così delicata. Poi c’è il mister, che farà le sue scelte».

Il bomber molisano, capitano in tutto e per tutto: «Ho sempre accettato le sfide importanti. Avete visto gli esempi degli ultimi anni, per me non c’è una categoria ma ci sono le motivazioni, l’entusiasmo, la voglia di mettermi ancora in discussione e le costanti responsabilità che vanno prese».

Antenucci, naturalmente, fungerà da esempio, soprattutto per i compagni più giovani: «In questi primi giorni li ho visti motivati e forti. Insomma, che ci fosse un bel clima dopo la batosta dello scorso anno non era una scontato. I giovani? Devono ritenersi fortunati ad alzarsi ogni mattina per fare il lavoro più bello del mondo. Solo questo deve dare sorrisi e mille motivazioni». l