La Nuova Ferrara

Ferrara Pareggio, al termine di un match vero, bello, combattuto senza risparmiarsi. E cintura tricolore che resta sui fianchi del detentore del titolo.

Il palapalestre "Padre John Caneparo" di Ferrara ha ospitato, mercoledì sera, il titolo italiano dei pesi medi di pugilato. A contendersi la cintura - sulle dieci riprese da tre minuti ciascuna - Luca Chiancone (Colonia Delle Fave), che già deteneva il titolo, e Yassin Hermi (Promo Boxe). Un match vibrante, tiratissimo dalla prima all’ultima ripresa e che ha saputo trasmettere emozioni uniche a tutto il pubblico che ha assistito incitando i propri beniamini.

«È stato un grandissimo match - commenta stanco ma felice Massimiliano Duran, organizzatore della riunione - i due pugili hanno dato tutto. Due ragazzi che picchiano molto forte e si è visto. Chiancone ha avuto un momento molto difficile durante l’incontro, ma è stato in grado di superarlo, dimostrando di avere un grande carattere. Hermi ha incassato delle bombe incredibili: è un ragazzo molto giovane e che ha un futuro davanti. Con due pugili di questo calibro non poteva che uscirne un match esaltante: credo che abbia soddisfatto tutti, impressionante come intensità e ricco di emozioni. Se ne parlerà a lungo. Che dire? Certi spettacoli vanno visti».

L’incontro, come accennato, è terminato ai punti in parità e - di fatto - ha consegnato nuovamente la cintura a Luca Chiancone, che rimane campione in carica dei pesi medi.

Quello con in palio il titolo italiano è stato però “solo” l’ultimo atto, bellissimo e intenso, di una riunione pugilistica di grandissimo livello.

«È stata una delle più belle riunioni organizzate a Ferrara dai nostri tempi - incalza Momo Duran -. Ahmed Obaid mi è piaciuto molto, sta dimostrando i miglioramenti che quotidianamente stiamo facendo con il lavoro in palestra. Ora per lui si prospetta il titolo italiano nella sua categoria: vediamo se riesco a farglielo fare senza disputare prima un altro incontro. Bene anche Domenico Bentivogli, anche se può fare di più: le qualità non mancano di certo anche a lui. Poi, Daniel Quiroz: pugile dalle grandi potenzialità, se gestito nella giusta maniera, arriverà a fare grandi cose. Molto belli, emozionanti e tiratissimi gli incontri dei dilettanti».

Numeroso il pubblico, con una dovuta precisazione dello stesso Massimiliano Duran: «Erano presenti molti toscani, molti triestini e molti bolognesi, ma pochi ferraresi: questa è una cosa che mi infastidisce molto. Mi dispiace parecchio per i nostri concittadini, perché hanno perso un’occasione per assistere a una serata di boxe molto molto bella e di altissimo livello».

È stato necessario cambiare la location - non più il campo scuola, bensì il palapalestre - perché il meteo non dava garanzie e non valeva la pena rischiare.

Una riunione pugilistica - presentata da Marchino (il ring announcer) - davvero perfetta, grazie a un’organizzazione superlativa a cura di Massimiliano Duran e Soili Schiavi, che ha riportato, ancora una volta, la grande boxe a Ferrara. A seguire, tutti i verdetti del sottoclou.

Dilettanti: Zoran Suljic (Pugilistica Padana) vince ai punti contro Xhimi Tallushi (Thai Drago Abano), Nazakat Awais (Pugilistica Padana) vince ai punti contro Vadim Hlystyi (Ferrara Boxe), Claudio Pazi (Ferrara Boxe) vince ai punti contro Pierpaolo Mosiello (Pugilistica Padana), Giacomo Mistroni (Pugilistica Padana) vince ai punti contro Shazad Aamir (Biagini Boxe).

Professionisti (6 roubd da 3 minuti ciascuno): pesi super medi, Daniel Quiroz (Pugilistica Padana) vince ai punti contro Angel Castillo (Lazio Pugilato); pesi medio massimi, Domenico Bentivogli (Pugilistica Padana) vince ai punti contro Stefano Failla (Parma), pesi mosca, Ahmed Obaid (Pugilistica Padana) vince ai punti contro El Gouyal (Brescia).l

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