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Spal, mancano ancora due colpi Mezzala e punta necessari

Spal, mancano ancora due colpi Mezzala e punta necessari

Squadra in gran parte fatta ma servono fantasia e un bomber

31 luglio 2023
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Ferrara Un mese circa e sarà campionato. E ad un mese dal calcio d’inizio la Spal appare ben messa sul fronte dell’assetto in campo. Lasciando da parte per un attimo i risultati delle amichevoli, mai probanti nel calcio di luglio anche perché troppo subordinati al lavoro di preparazione e alla condizione atletica dei vari interpreti, si può dire che Mimmo Di Carlo può essere in gran parte soddisfatto.

Con l’operazione Del Favero in porta, infatti, si va a coprire un’incognita fin qui mascherata dalla presenza di Alfonso, che ha comunque sempre garantito grande affidabilità. A destra, ammessa e non concessa la partenza di Dickmann, altro calciatore che ambisce a rimanere in serie B, il tandem sarebbe formato dalla scommessa Iglio e Fiordaliso, calciatore che nell’ultima stagione ha mostrato buone dote di corsa, indispensabili per macinare chilometri sulla fascia. Polmoni buoni che hanno sia Tripaldelli che Celia con uno dei due che se ne andrà e al momento il favorito a lasciare Ferrara è proprio Celia anche se lo stesso Tripaldelli ambisce ad altri palcoscenici: a quel punto bisognerà cercare un mancino da mettere davanti a Saiani.

In difesa ci sono due indicazioni molto chiare: Di Carlo vuole gente rocciosa (Arena) e capace di guidare la difesa (il fedelissimo Bruscagin) a cui andrà comunque abbinato un terzo semmai Peda dovesse imboccare altre strade, imitando Meccariello. In tal caso la Spal si cautelerà comunque con un altro centrale, a meno che non voglia promuovere un giovane della primavera.

Ma è in mezzo al campo che manca ancora un tassello. L’arrivo di Carraro ha già messo un carico pesante sulle ambizioni della squadra perché a lui sarà affidata la regia. Non un giocatore da poco visto che Di Carlo, attraverso il suo vertice basso, vuole far muovere la squadra. Per ovvi motivi come titolare ci sarà Contiliano, ormai proposto come simbolo della rinascita spallina ma che - vista l’età - dovrà avere qualche alternativa di spessore dal momento che la serie C è campionato tosto e muscolare. Manca invece del tutto la mezzala sinistra, colui che dovrà garantire un po’ di fantasia in più, elemento che in serie B ha fornito quel Fabio Maistro che se ne andrà appena arriverà un’offerta davvero adeguata. Murgia, che al momento sembra partire dalle retrovie, dovrebbe essere ceduto anche perché Di Carlo lo vede come regista e Carraro lo chiude. Ma senza alcun dubbio lì in mezzo la Spal, al momento, è assai corta nella qualità e negli effetti.

Rimane l’attacco che senza alcun dubbio ha messo in nota due colpi di elevato spessore mediatico: il neo capitano Antenucci e l’esterno Siligardi. Insieme hanno però 74 anni e talvolta la carta d’identità pesa non tanto nella voglia quanto nel fisico. Ecco perché Fusco e Righi sono sulle tracce di un’altra prima punta che possa giocare al posto di Antenucci quando quest’ultimo dovrà rifiatare. E il dilemma è ampio: prendere un giovane di belle speranze o un altro giocatore di comprovata esperienza in C? Da quella scelta e dalla mezzala passerà il futuro della Spal, che se vorrà vincere dovrà comunque costruire un gruppo pieno di alternative e con qualche gol in più nelle proprie corde visto che Rabbi arriva da una stagione arida mentre Antenucci e Siligardi non hanno da tempo tantissimi gol nelle proprie corde. Ma per sistemarsi c’è ancora un po’ di tempo.l

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