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Nerazzurri ferraresi in festa, ma che rabbia per quel Lukaku

Lorenzo Montanari
Nerazzurri ferraresi in festa, ma che rabbia per quel Lukaku

Tanti tifosi interisti arrivati in anticipo per salutare i giocatori

14 agosto 2023
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Ferrara Inter e Ferrara: un “amore” nato nell’estate 2022, quando i nerazzurri del mister Simone Inzaghi hanno sfidato il Monaco, e proseguito ieri sera, quando Lautaro e compagni hanno affrontato l’Egnatia, compagine albanese di prima divisione, nell’ultimo test prima dell’inizio del campionato, fissato per sabato prossimo, quando l’Inter incontrerà a San Siro il Monza.

Il tifo Maglie, bandiere, cori: lo stadio Paolo Mazza, casa della Spal, ieri sera si è tinto fortemente di nerazzurro. Già oltre 90’ prima del fischio d’inizio in moltissimi hanno raggiunto l’impianto di Corso Piave, pure con l’obiettivo di non perdere l’arrivo del pullman dei nerazzurri allo stadio. C’era chi aveva la maglia di Lautaro, altri quella del neo acquisto Frattesi, fra i più acclamati dai tifosi nerazzurri. Maglia “vintage”, ma neanche tanto, quella dell’ex bomber Diego Milito. Insomma, tanta roba. «Devo dire che la società si è fatta prendere un po’ il naso dalla questione Lukaku – dice il super tifoso Andrea – , tanto da essere arrivata senza una vera e propria alternativa. Posso dire che la squadra di quest’anno non è più forte di quella dell’anno passato, pronostici? Punterei ai primi quattro posti in campionato, come del resto a superare il primo girone di Champions League. Lukaku? C’ero restato male già la prima volta, ora è stato un bel colpo basso, mi aspettavo ci fossero alternative».

Alle ore 19.15 entrano in campo i portieri per il riscaldamento: applausi per il neo arrivato Sommer. Cinque minuti dopo ecco che l’intera squadra nerazzurra entra in campo e sono ovazioni per tutti. L’altoparlante del Mazza intona l’inno nerazzurro, che i tifosi interisti ascoltano quasi in religioso silenzio.

Gli applausi poi sono per tutti, Sommer quando rientra in spogliatoio dopo il riscaldamento è subissato di cori e ovazioni, come del resto tutti gli altri giocatori guidati da mister Simone Inzaghi. Altro tifosissimo nerazzurro è Jacopo. «Che stagione mi aspetto? Nonostante il ridimensionamento in attacco, non vedo squadre più forti dell’Inter, ok a centrocampo con l’innesto di Frattesi. Ora aspettiamo la mossa in attacco, sperando in un profilo di alto livello».

Jacopo non ha preso benissimo l’addio di Lukaku. «Beh, non è la prima volta che si comporta così, dovremo abituarci tutti un po’. Adesso l’Inter rischia di restare con il cerino in mano. Devo dire – ha chiuso Jacopo – che quella di Lukaku non è stata una grande mossa: se andrà alla Juventus, oppure se resterà in Italia, non sarà accolto benissimo dai tifosi interisti». L’Inter rientra in spogliatoio prima del fischio d’inizio: applausi e cori per tutti. l

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