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Ferrara, Rambaldi s’inchina ai più forti: sta coi grandi ma fuori dal podio

Dario Cavaliere
Ferrara, Rambaldi s’inchina ai più forti: sta coi grandi ma fuori dal podio

Ai Mondiali l’equipaggio italiano con il vogatore ferrarese è quarto il doppio azzurro ha lottato fino all’ultimo contro Olanda, Croazia e Irlanda

11 settembre 2023
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Ferrara Si ferma ai piedi del podio l’avventura mondiale di Luca Rambaldi, canottiere ferrarese di Francolino, che in maglia azzurra assieme al giovane compagno Matteo Sartori ha sperato fino all’ultimo di portare a casa una medaglia, dopo aver conquistato la finale A del doppio ai campionati mondiali di canottaggio, terminati ieri a Belgrado. È arrivato invece un quarto posto, la medaglia di cartone che tanto fa arrabbiare, addolcita dalla qualificazione alle Olimpiadi di Parigi giunta venerdì contestualmente alla finale.

Il titolo iridato è andato ad una Olanda fortissima che ha piegato la corazzata croata e una sorprendente Irlanda. Nelle acque dell’Ada Cigalija l’armo azzurro ha lottato fino alla fine contro un vero “parterre de rois” fallendo il miracolo per pochissimo. Sì, perché di un miracolo stiamo parlando. Matteo e Luca remano assieme da poco tempo, ma nelle poche uscite hanno fatto vedere cose eccellenti fra podi ai campionati europei e in Coppa del Mondo. Così senza sudditanze particolari si sono conquistati questo atto conclusivo con il gotha della specialità, mandando a casa i francesi campioni mondiali ed olimpici. In acqua ci sono i leggendari fratelli croati Martin e Valent Sinkovic, che a Belgrado vogliono tornare sul tetto del mondo nella specialità che li ha visti oro olimpico a Rio 2016. Di questa idea non sono gli olandesi Stef Broenink e Melvin Twellaar, argento a Tokyo 2020, che quest’anno hanno già battuto i croati a Lucerna in Coppa del Mondo e in semifinale hanno fatto segnare il miglior tempo. L’Irlanda di Daire Lynch e Philip Doyle è già salita sul podio nel 2023 a Lucerna e appare molto solida, mentre gli spagnoli Aleix Garcia Pujolar e Rodrigo Conde Romero sono medaglia d’argento mondiale 2022 e sono giunti secondi in Coppa alle spalle dei croati. I cinesi Zhiyu Liu e Liang Zhang sono campioni mondiali 2019 e bronzo olimpico a Tokyo 2020 nella specialità. Insomma l’Italia cosa ha da perdere? Nulla ed infatti al via Rambaldi e Sartori in acqua 5 partono senza timori; l’Olanda decolla con 44 colpi al minuto ma dietro Italia, Croazia e Spagna se la giocano. Al 500 metri gli arancioni mostrano già la targa a tutti, con la Spagna che ci prova assieme a Croazia ed Italia che passa quarta staccata di 1 secondo. A circa settecento metri l’Italia sferra un attacco, è la più veloce in acqua e si porta sulla stessa linea delle prime inseguitrici, transitando a metà gara al secondo posto, a 2” e 37 che in metri sono 13, ma tallonati dalla Croazia.

E l’Irlanda? È quinta fuori dalle inquadrature televisive, ma inizia a farsi vedere ai 1200 metri quando, con l’Olanda lontana, Italia e Croazia vogano punta a punta e i verdi seguono la scena a tre metri. Ai 1500 metri la Croazia è seconda e la lotta adesso è con l’Irlanda con cui parte una volata lunghissima. Mentre Broenink e Twellaar sono ormai in passerella anche se la Croazia ci prova, l’Irlanda dimostra di averne di più e passa gli azzurri, chiudendo davanti per poco più di 2 secondi.

Ricapitolando: 1ª Olanda (Melvin Twellaar, Stefan Broenink) 6’09”19, 2ª Croazia (Martin Sinkovic, Valent Sinkovic) 6’12”44, 3ª Irlanda (Daire Lynch, Philip Doyle) 6’13”41, 4ª Italia (Luca Rambaldi, Matteo Sartori -Fiamme Gialle) 6’15”70, 5ª Spagna (Aleix Garcia Pujolar, Rodrigo Conde Romero) 6’17”51, 6ª Cina (Zhiyu Liu, Liang Zhang) 6’27”64.

«Nell’ultimo periodo la barca non ha avuto la brillantezza dei mesi precedenti e dovremo capire il perché – dice Luca Rambaldi –. È una barca di qualità, perché non si superano mille step per arrivare alla fine dove battagli con i migliori al mondo se non hai una struttura sotto. Volevamo chiudere con una medaglia che sentivamo di meritarci per l’impegno profuso nel tempo, però non è andata. Acqua 5 non è stata il massimo e infatti l’Irlanda è riuscita a superarci da una corsia più bassa e più coperta dalle folate di vento che sono puntualmente arrivate. Non stiamo cercando scuse, semplicemente abbiamo dato il massimo ma non è bastato. Personalmente sono contento dell’annata; è mancato l’en plein di medaglie (italiani, europei e coppa del mondo arrivate, ndr) ma c’è la qualificazione olimpica».l