La Nuova Ferrara

Sport

Pianeta biancazzurro

Subito l’occasione per svoltare: la Spal impara e guarda avanti

Alessio Duatti
Subito l’occasione per svoltare: la Spal impara e guarda avanti

Martedì sera al “Moccagatta” per dimenticare il Grifo

17 settembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Un’esperienza di cui far tesoro. Certamente. Ma anche una pagina da voltare il prima possibile, e il ravvicinato impegno ad Alessandra contro la Juventus Next Gen (l’altra sera clamorosamente rimontata e battuta dal Rimini, 4-3, al termine di una gara incredibile) è già un’opportunità.

Si sapeva che la partita contro il Perugia di mister Baldini sarebbe stata piena d’insidie e ricca di difficoltà, però la Spal è stata globalmente troppo sottotono rispetto al previsto. Quando si faticano a vincere singoli duelli e i vari contrasti in differenti zone del campo, non tutto può essere rimandato a una questione di condizione atletica, che tuttavia rimane palesemente attardata, in particolar modo riguardo gli ultimi arrivati, come preventivato. Tolti l’approccio iniziale, l’illusorio gol di Valentini e quel mini forcing tentato nella seconda metà della ripresa, con la grande occasione, a tu per tu con il portiere umbro, di capitan Antenucci, la Spal non è stata capace di ripetere la prestazione aggressiva, determinata, cattiva e feroce vista in altre circostanze (Vis Pesaro per un’ora buona di gioco, ma anche nell’amichevole con la Dea under 23).

Il fatto di averci provato, in un qualche modo, fino al 95’, è sicuramente la testimonianza di una mentalità che mister Di Carlo ha certamente inculcato nello spogliatoio, ma nel mezzo le imprecisioni e la sufficienza generale con cui i biancazzurri hanno vissuto diverse fette dell’incontro sono risultate decisive. Oltre ai meriti del Perugia, ci mancherebbe. Squadra altrettanto ben organizzata, con altrettante individualità da categoria superiore, ma nettamente in possesso di una gamba – a oggi – più brillante ed efficace rispetto ai biancazzurri.

Gli umbri hanno avuto la capacità di stare più corti, compatti e di costruire gioco palla a terra, di occupare il campo con maggior equilibrio, tanto da arrivare sempre su prime e seconde palle con una certa facilità. Per contro, la Spal ha faticato a portare fuori il pallone con la propria costruzione – sia dal mezzo, sia dalle laterali – e i rifornimenti per il reparto d’attacco non sono quasi mai pervenuti. Così il giovane Rao non l’ha quasi mai vista, Siligardi ha dovuto forzare più di una giocata e Antenucci si è spesso decentrato. C’è da immaginare che il mister e lo staff tecnico abbiano preso i giusti appunti per le correzioni collettive e di singoli.

La voglia di voltar pagina già da martedì sera al “Moccagatta” sarà tanta (prevendita del settore ospiti già attiva esclusivamente tramite link online facilmente raggiungibile dal sito della società di via Copparo). La Spal, tra l’altro, dovrà essere molto brava a gestire il periodo, pensando sì partita per partita, ma giocando ogni 3 giorni è chiaro che il lavoro specifico sul campo sarà limitato o costretto a tener conto degli impegni agonistici ravvicinati. Utili a dar gamba e a ritrovare quel bel morale che una serata negativa non deve andare a scalfire. La Juve U23 e la Lucchese (sabato prossimo al “Mazza”, ore 18.30) saranno due bei passaggi per rimettere il treno spallino sui giusti binari, senza perdere terreno ed entusiasmo. Siamo solo all’inizio, il cantiere è ancora aperto e le possibilità per stare lassù sono assolutamente immutate, nonostante la non bella serata contro il Grifo. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA