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L’audacia Spal premiata con tre punti

Alessio Duatti
L’audacia Spal premiata con tre punti

Il successo nel finale ad Alessandria con la spregiudicatezza del “nuovo titolare”

21 settembre 2023
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Ferrara Chissà se alla fine delle rispettive serate calcistiche Marco Bertini e Ivan Provedel si sono scambiati un gioioso messaggio a tema “uomini infrasettimanali della provvidenza”. Il 2002 biancazzurro, decisivo nel finale di Alessandria per i 3 punti della Spal contro la Juventus Next Gen, ha anticipato di una ventina di minuti l’impresa del portiere biancoceleste, autore del clamoroso pareggio in extremis con l’Atletico Madrid in Champions League, con inserimento e fantastico colpo di testa. Ex compagni d’ambiente e di spogliatoio, in particolar modo nell’ultimo ritiro laziale ad Auronzo di Cadore, periodo estivo nel quale Bertini ha tentato di assorbire i migliori concetti di mister Sarri, in attesa che la lunga trattativa con la Spal andasse a buon fine, per il primo vero salto con i grandi in termini di continuità d’impiego.

Match winner Bertini è uno che sin dal primo giorno in via Copparo ha attirato le attenzioni di mister Di Carlo. E il tecnico ora, anche complice l’infortunio (costola rotta) occorso allo sfortunato Carraro, punterà sul centrocampista in maglia 6 per le prossime partite. Carraro – al pari di Bruscagin, che ha riportato la rottura del setto nasale – dopo la necessaria tappa all’ospedale piemontese, è comunque rientrato a Ferrara. Dove il resto del gruppo ha svolto nel pomeriggio di ieri la classica seduta di scarico atletico. Oggi e domattina, invece, in campo al “G.B. Fabbri” alle 10.30 per preparare il delicato impegno di sabato (ore 18.30) contro la Lucchese.

Tornando all’eroe del “Moccagatta”, Bertini non aveva giocato contro la Vis Pesaro, mentre con il Perugia era stato impiegato per una mezzora abbondante. L’altra sera si è giocato la maglia da titolare con Collodel, ma Di Carlo ha legittimamente optato per dare minuti a quest’ultimo (l’ex Siena necessita di campo per salire i necessari scalini volti al raggiungimento della miglior forma atletica). Bertini è così entrato nell’ultimo spicchio della prima frazione, crescendo alla distanza e risultando decisivo grazie al coraggio di osare. Ci ha provato con personalità, nel momento in cui magari un giovane può tentare una scelta più conservativa, ed è stato premiato da una traiettoria velenosa e letale. Scelta che però ha cambiato le prospettive dell’oggi.

Il momento 6 punti in 3 partite, sono assolutamente diversi da 4. Ed è altrettanto vero che l’aver vinto ancora una volta una partita sporca e sofferta fa già riempire il bicchiere oltre la metà. Poi, dovrà ulteriormente – e doverosamente – arrivare tutto il resto. Ma Di Carlo e tutta la Spal sanno che bisognerà esser bravi a stringere i denti almeno fino a quando non si tornerà a giocare una volta a settimana (a metà del prossimo mese...), nonché nel periodo in cui la forma generale del gruppo dovrebbe fare quello step necessario. Intanto bisognerà star lì. Perché i prossimi avversari (Lucchese e Cesena), al di là delle storiche rivalità che contorneranno gli impegni, saranno clienti assai scomodi. Ma con unione, impegno e applicazione la Spal potrà giocarsi le sue carte. Sperando che possano arrivare altri squilli da parte dei singoli. Sempre graditi dai giovani come Bertini, generalmente da chiunque, ma anche attesi dagli uomini di maggior talento che ancora devono battere un colpo nella rete avversaria (vedi Maistro e Siligardi).

Notti magiche Intanto anche gli impavidi tifosi spallini giunti fino ad Alessandria hanno potuto godere di un successo ormai quasi insperato e rinfrancarsi per una trasferta infrasettimanale tutt’altro che comoda. Sulla via del rientro, poi, ecco cantieri che hanno costretto a entrare e uscire dall’autostrada, con la ciliegina finale di trovare i caselli di Ferrara sud e nord entrambi chiusi: risultato, a letto per le 4. Nulla ha scalfito la festa, iniziata allegramente sin dalla partenza con specialità gastronomiche tipiche ferraresi...

Che svolta La sorpresa è di quelle grandi e al suo interno porta notizie a tinte estensi. La base è il nuovo incarico come ct della Nazionale turca a Vincenzo Montella. E per allenare la selezione biancorossa si porterà dietro i medesimi elementi del suo recente staff. Ieri sono volati a Istanbul anche Massimo Crivellaro e Daniele Russo. Crivellaro è ferrarese doc, classe 1987, cresciuto nella Spal: varie tappe nel settore giovanile biancazzurro, fino alle prima squadra, allenando per alcuni mesi con Massimiliano Allegri nell’annata di serie C 2004/05 e andando anche in panchina un paio di volte. Poi, Giacomense, Sant’Agostino e Emmetre. E ancora, dal 2014 al 2021, nel vivaio e all’Accademia Spal. Daniele Russo (classe 1973), storico vice di Montella, nella stagione 94/95 fu alla Centese in serie C2.