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Spal, quarta gara in casa in 10 giorni: «Un passo in avanti ogni volta»

Alessio Duatti
Spal, quarta gara in casa in 10 giorni: «Un passo in avanti ogni volta»

Le priorità tattiche: «Ordine e organizzazione su tutto»

15 ottobre 2023
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Ferrara Quella contro la Fermana sarà la quarta panchina estense di Leonardo Colucci. Estense, intesa come spallina sì, ma anche come ferrarese di città. Dato che nel giro di appena dieci giorni l’ex tecnico anche della Juve Stabia andrà ad allenare il quarto match giocato sempre dentro la casa del “Paolo Mazza”. Dal Sestri Levante ai gialloblù di Fermo, passando per l’amara sconfitta subita contro il Pescara e dal mini tempo vinto mercoledì scorso contro la Lucchese. Un’aria di casa, quella di Corso Piave, che il tecnico pugliese vuol sfruttare a tutti i costi per veder vincere la sua Spal.

Mister, come prosegue la conoscenza del gruppo?

«Sin dal primo giorno ho provato ad entrare nella testa dei ragazzi per capire le difficoltà che possono aver avuto non solo a livello calcistico ma anche nella vita normale, privata, e quindi nella loro quotidianità psicologica. Per il resto lavoriamo ogni giorno con grande attenzione analizzando ampiamente anche quanto fanno nelle partite giocate e percepisco grandi margini di miglioramento».

Con la Fermana la vittoria sembra un obbligo.

«Partita da vincere a tutti i costi, ma penso che anche loro diranno così nella loro conferenza stampa prima di partire per Ferrara. Nel calcio ci sono 96 minuti e in questi chi sbaglia meno vince. Noi ci proviamo ogni volta e ci proveremo anche stavolta a tutti i costi. Ordine e organizzazione devono essere il nostro mantra, giocando la partita anche quando “non si gioca la partita”, nel senso che si trovano difficoltà. Domani (oggi; ndr) sarà una gara tosta contro una squadra che ha appena cambiato l’allenatore e sappiamo che tutti i giocatori vogliono mettersi in mostra. Va giocata con pazienza senza andare avanti all’arma bianca».

Uno guardo alla classifica l’ha dato?

«Noi allenatori usiamo sempre le solite frasi tipo “ragioniamo partita per partita”, ne sono consapevole, ma la realtà è questa e va guardata dentro agli occhi. Il campionato è lungo, c’è ancora un mondo. Nessuna gara è preclusa per noi, che siamo forti quando riusciamo a rispettare una squadra sulla carta più debole. Dobbiamo trovare compattezza, allenandoci sempre ai 2. 000 orari. Un certo Einstein diceva che nel mezzo delle difficoltà possono nascere le opportunità. La classifica del nostro girone non l’ho guardata, ho guardato quelle degli altri due. Occhio non vede, cuore non duole: avanti e pedalare».

Cosa ha già visto nella squadra?

«Mi sta piacendo l’atteggiamento di andare ad aggredire, anche dentro gli errori. Quando c’è anche solo un sensibile miglioramento percentuale in tutti, è già una cosa importante. Durante la settimana stiamo in campo anche più del dovuto, condensando tante situazioni grazie alla disponibilità dei ragazzi».

Capitolo portieri?

«Sono tutti in gamba, non abbiamo un problema portieri e sono contento di quelli che ho a disposizione. È un ruolo delicato, ne va designato uno per dare sicurezza».

Rao come ha vissuto i giorni dopo il gol?

«Avevo fatto la battuta sul non fare l’intervista per mantenere l’umiltà, memore dei consigli di un mio vecchio allenatore (Carletto Mazzone; ndr) . Scherzi a parte, è un ragazzo tranquillo. Poi mi piace perché ride sempre. Ho letto del suo record, ora attendiamo i pasticcini la prossima settimana. Sono particolarmente felice quando segna un giovane e quando questo è un attaccante così posso chiedergli più volentieri un ripiegamento difensivo».

Peda ha esordito da titolare con la Nazionale maggiore della Polonia.

«Sì, quando ho acceso il tablet ho chiesto a mia moglie uno straccio per pulire lo schermo e vedere se avevo letto bene (ride; ndr) . Siamo molto orgogliosi come Spal di avere a quei livelli un ragazzo uscito dal settore giovanile. È un ottimo giocatore, chi giocherà al suo posto farà sicuramente bene». l

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