Spal, quanto costa un errore: bottino magro ma c’è del buono
Il pari con la Fermana e i gol falliti condizionano l’analisi del periodo. Eppure i giovani scalpitano e la porta di Alfonso rimane ancora inviolata
Ferrara Tra rinvii, recuperi e Coppa Italia di settimane lunghe in casa Spal se ne sono vissute davvero poche dentro a questa prima parte di stagione. Quella corrente – aperta dai due giorni di riposo che mister Colucci ha deciso di concedere alla quadra – dovrà servire per lavorare sul campo, recuperare le scorie fisiche e mentali delle ultime uscite, rivedendo al tempo stesso ciò che non è andato e possibilmente ponendo i giusti presupposti per far scoccare la famosa scintilla da 3 punti. Il prossimo obiettivo si chiama stadio “Città di Arezzo”, nel monday night calendarizzato tra 7 giorni con inizio alle ore 20.45. Ma per la gara con gli amaranto ci sarà tempo.
Occasione persa
Facendo, infatti, un passo indietro e tornando all’impegno terminato 0-0 con la Fermana occorre, appunto, registrare… un passo indietro. Perché sì, la voglia, l’impegno e anche il carattere nel secondo tempo sono emersi in maniera lampante. Su questo, non possono esserci dubbi nonostante la frustrazione del momento vada un po’ a incidere inasprendo i giudizi. Ma non si è vinta una partita sulla carta comoda come quella contro la Fermana, mostratasi avversario ancor più modesto della già letale Recanatese. Nella parte piena del bicchiere non possono non entrare altre due considerazioni. La prima è riferita al fatto che la Spal non ha subito gol: sotto la nuova e mini gestione Colucci era già successo nei 90 minuti di Coppa col Sestri Levante (ieri capace d’imporre il 2-2 al “Manuzzi” di Cesena) e nello spezzone “vinto, ma pareggiato” con la Lucchese. La seconda è riferita ai giovani, che in questo momento – lo dice il campo – stanno mostrando quella necessaria spensieratezza ed efficacia maggiore rispetto ai veterani. Il 2006 Rao sarà anche “leggero” in alcune circostanze – e ci mancherebbe -, ma nel suo piccolo sta facendo tanto. Il rientro operativo di un Contiliano, voglioso di recuperar palloni fino all’ultimo istante, è un’altra situazione piuttosto evidente: peccato solo per quel gol divorato davanti al portiere, che è andato a incidere sulla prestazione del ragazzo di Santa. Tuttavia non s’è vinto, si diceva. E il malcontento per l’incapacità realizzativa è un fattore dilagante nei commenti del popolo biancazzurro.
Numeri e singoli
Il bilancio dopo 8 gare è senz’altro troppo magro rispetto ad aspettative ed intenzioni estive. La Spal ha vinto solo 2 partite, entrambe 1-0 faticando più di un paio di camicie contro Vis Pesaro e Juventus Next Gen. I ko sono già stati 4, la differenza reti che accompagna la classifica segna addirittura un -3 e alcuni singoli continuano a non alzare il proprio livello di gioco. Tralasciando i soliti Maistro e Siligardi e mettendo da parte la questione Del Favero a oggi “risolta” con Alfonso è impossibile non evidenziare i rendimenti sotto le attese di Carraro e Bruscagin. Il primo è un ragazzo che sa fare a giocare a calcio, ma che probabilmente ha bisogno di una squadra più mobile per riuscire a dare un apporto non banale in fase di costruzione. Perché, occhio, le cose migliori Carraro le ha fatte sempre senza palla e si è sentito quando è mancato (fase difensiva ed equilibrio) per la botta al costato di Alessandria.
Bruscagin, che sarà squalificato ad Arezzo, avrà tempo utile a riflettere su un avvio di stagione davvero lontano dalle aspettative, per uno che ha avuto un certo tipo di carriera. E se nelle scorse stagioni determinati mormorii arrivavano riferiti alle performance della fascia mancina, quest’anno il problema pare essersi spostato dall’altra parte. Per Colucci e il suo staff, il lavoro non mancherà.
Rientri e ripartenza
Domani quando la squadra si ritroverà sul campo del “Fabbri” riaccoglierà anche i nazionali Peda, Saiani e Parravicini. Il polacco ha giocato integralmente anche la sua seconda partita con la Nazionale maggiore (pareggio 1-1 con la Moldavia, prossimi appuntamenti a novembre contro Repubblica Ceca e Lettonia). Gli U19 Azzurri hanno esaurito la doppia sfida con la Serbia e alla prossima convocazione affronteranno Liechtestein e Svizzera. Alla ripresa dei lavori saranno da valutare le condizioni degli acciaccati Maistro, Rosafio e Siligardi. l