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Ferrara, “imboscata” dei tifosi alla Spal: «Ci hanno detto che sono scarsi»

Sergio Armanino
Ferrara, “imboscata” dei tifosi alla Spal: «Ci hanno detto che sono scarsi»

Un gruppo di supporter rientrato da Arezzo è andato al “G.B. Fabbri”. La Ovest racconta l’incontro con i giocatori e poi distribuisce durissime critiche

25 ottobre 2023
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Ferrara “Adesso basta” e “Via da Ferrara”. Inizio e fine si un post pubblicato dalla Curva Ovest sulla propria pagina Facebook. In mezzo, la notizia: gli stessi temerari che avevano affrontato la trasferta ad Arezzo del lunedì sera, non proprio dietro l’angolo (450 km fra andata e ritorno, con la partita che iniziava alle 20.45), sono arrivati a Ferrara prima della Spal e un drappello di loro è andato ad aspettarne l’arrivo nel parcheggio del “G.B. Fabbri”. Il resoconto degli stessi, per quanto edulcorato dalle espressioni più colorite, lascia interdetti.

I supporter raccontano che la notte scorsa la squadra ha avuto la sorpresa di trovarli numerosi e particolarmente su di giri al centro sportivo di via Copparo, «visto che per ordine della società viene proibito loro di avvicinarsi al nostro settore, nonostante i chilometri che percorriamo anche nei giorni lavorativi e nonostante il “mazzo” che ci facciamo per tutta la settimana e per tutto l'anno. E questa è la prima cosa avvilente. Pensate faccia bene alla squadra spezzare il legame emotivo che deve avere con noi con questi ordini da bambini permalosi? E pensate che se noi vogliamo parlare con la squadra non troviamo il modo di farlo? Ricordatevi sempre che siete a casa nostra. Non dimenticatelo mai».

E fin qui si parla delle conseguenze della rottura, da tempo insanabile, fra Curva e dirigenza, presidente Joe Tacopina in testa. Ma andiamo avanti.

«Il secondo aspetto avvilente è che i giocatori hanno avuto ancora meno “attributi” di quelli che hanno messo in campo ad Arezzo e con i soliti sguardi persi e assenti che hanno quando escono dagli spogliatoi, non sono riusciti a fornire nessuna giustificazione, se non che “siamo scarsi”».

Dunque, qualcuno tra i giocatori avrebbe ammesso i limiti, per sé o per la squadra, per altro un fattore oggettivo sin qui emerso chiaramente e che ad Arezzo ha toccato forse il punto più basso.

«Se sono scarsi - trae la conseguenza lo scritto dei tifosi - allora va chiesta spiegazione a chi ci ha promesso “un campionato da protagonisti” e ai suoi paggetti che hanno costruito questa squadra di m...». E ci risiamo con l’Innominato, per aggiungere un tocco manzoniano alla vicenda

«Non ci sono più scuse per nessuno - sentenziano dalla Ovest -, dopo tre anni di sopportazione e sostegno incondizionato, ci siamo rotti...! Questi giocatori “scarsi” e senza “attributi” li tirino fuori immediatamente e dimostrino subito di essere uomini e questa società si levi immediatamente. Con questi... il futuro è la serie D».

A seguire, un dibattito acceso, in cui in tanti hanno detto la loro, anche qualche battuta apprezzabile. Come quella sul mister: «Serviva un motivatore, è arrivato un parroco». Al di là della messa all’indice di patron e vertici dirigenziali, poi, c’è chi invoca l’intervento del sindaco, chi l’utilizzo dei soli giovani di casa, chi il passaggio alla difesa a 3, chi ancora lo sciopero del tifo lasciando vuoto lo stadio.l

S.A.

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